Anno XXI, n. 230
aprile 2025
 
Un editore al mese
Per un progetto culturale “totale” e alternativo
il marchio Fandango offre libri, musica e cinema
La storia di una casa editrice e non solo: scelte ardite ed ambiziose
raccontate da un sito Internet ricco di archivi video, audio e testuali
di Agata Garofalo  
Fandango è il nome di una danza e di un canto tipici del Sud della Spagna. Fandango è il titolo di un film di Kevin Reynolds con Kevin Costner come protagonista. Fandango è il nome di un progetto interculturale che propone diversi, coraggiosi ed ambiziosi punti di vista sulla realtà e sull’animo umano.
www.fandango.it è la finestra virtuale che, attraverso la rete, si spalanca sull’ampia e variegata offerta culturale di un’azienda che comprende una casa di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva, una casa editrice, un’etichetta musicale, una radio ed una Web Tv.

Nella rete della Fandango
Il sito Internet della Fandango si divide nei tre settori trattati dal marchio: editoria, musica e cinema. Quest’ultimo, a sua volta, distingue tra i film e i documentari prodotti e quelli distribuiti. Ognuna delle sezioni, suddivise per annualità, comprende elenchi, link, immagini, notizie e commenti su tutte le produzioni e le distribuzioni curate nei ventun’anni di attività.
Un’ultima sezione, Fandango Portobello, scritta in inglese e creata nel 2008, lavora alla commercializzazione delle opere tradotte in lingua inglese.
Dalla Home page del sito si può anche accedere ad uno spazio dedicato alla programmazione del Politecnico Fandango, storico cineclub nel quartiere Flaminio di Roma. Segnaliamo inoltre l’esistenza nella capitale, precisamente in Piazza di Pietra, di un accogliente e moderno luogo di incontro, promozione e condivisione letteraria chiamato il Caffè Fandango, le cui caratteristiche ed iniziative sono consultabili al sito www.caffefandango.net.
Il sito contiene inoltre i link alle due “emittenti” on line gestite dall’azienda: la Web Tv con un vasto archivio di trailer, documentari, cortometraggi, videoclip musicali, interviste ad autori e reading; e la Web Radio in diretta con programmi di varietà, informativi, eventi culturali ed un archivio con i Podcast registrati da riascoltare.
Cliccando sul Banner di destra visibile in Home page si accede alla parte dedicata allo Store dove è possibile acquistare on line libri, cd, dvd e merchandising originale. In questa parte dedicata alla vendita, a differenza che nell’altra, le opere si suddividono in sezioni tematiche e l’interfaccia utente è più accattivante (sfolgorante di colori ed immagini in movimento), intuitiva e facile da gestire, per semplificare le ricerche e le operazioni di compravendita.

Storia di un’evoluzione aziendale
Fondata nel 1989 da Domenio Procacci, la Fandango nasce come casa di produzione cinematografica, e si ispira nel nome all’omonimo film del 1985. Il primo film prodotto, La stazione di Sergio Rubini, fu subito “David di Donatello” e “Nastro d’Argento” al miglior regista esordiente.
Nel 1992 inizia l’esperienza di produzione cinematografica internazionale, che porterà nel 2002 all’apertura di una sede australiana.
Nel 1998, anno in cui la Fandango produce due esordi cinematografici molto importanti (Radiofreccia, di Luciano Ligabue, ed Ecco fatto, di Gabriele Muccino), viene fondata la Fandango Libri, che a tutt’oggi pubblica narrativa, saggistica, poesia e teatro. La casa editrice nasce e si sviluppa in uno scenario variegato e stimolante, viste le infinite possibilità di sinergie e richiami tra le espressioni artistiche che si presentano in un simile ambiente culturale. L’azienda riceve un forte impulso dall’acquisizione, nel 2005, di alcuni scrittori di spicco e dalla forte personalità: Alessandro Baricco, Carlo Lucarelli e Sandro Veronesi. La data del loro ingresso segna l’inizio di un periodo particolarmente florido e produttivo per la casa editrice. Tra i grandi nomi che hanno pubblicato per la Fandango ricordiamo Ascanio Celestini, Noam Chomsky, Erri De Luca e Fernanda Pivano.
Nel 2000 viene creata la Fandango Distribuzione e nel 2001 l’etichetta discografica Radio Fandango.

Scelte coraggiose per lettori alternativi
La Fandango Libri è una piccola realtà indipendente creata da scrittori e produttori già affermati sulle fondamenta solide di una grande azienda. Ma il suo obiettivo non è quello di autocelebrarsi e fermarsi alla pubblicazione dei grandi nomi di sicuro impatto mediatico, quanto piuttosto di creare una factory di talenti, operare scelte coraggiose e scommettere sulle qualità nascoste e sull’originalità incompresa. Si mira quindi a coprire gli spazi lasciati liberi dalle grandi case editrici, che troppo spesso mettono da parte alcuni temi ed autori interessanti ma fuori dalle spietate logiche di mercato. «Noi invece puntiamo magari ai piccoli numeri – dichiara lo stesso Domenico Procacci in un’intervista rilasciata nel 2005 alla rivista on line Close-up [1] –, ma vogliamo fare cose diverse; questo ci concede da una parte una grande libertà, dall’altra comporta grossi rischi». La Fandango Libri si rivolge, quindi, più che altro ad un pubblico di lettori pronti a scoprire nuovi orizzonti letterari ed a lasciarsi attrarre da un particolare innovativo, dal fascino della creatività e dell’informazione alternativa piuttosto che da una grande firma.
Tra le scommesse editoriali che l’azienda ha affrontato e vinto con successo ricordiamo la pubblicazione dei versi e saggi satirici di Johnny Palomba, personaggio misterioso e stravagante, critico cinematografico, direttore di Radio Fandango e di Fandango Web Tv.
All’interno di un progetto culturale così aperto, audace ed intrigante, ha trovato recentemente spazio anche il provocatorio Videocracy, di Erik Gandini, di cui è stato prodotto e distribuito sia il film che il libro.
Fandango è un modo di vedere e raccontare la realtà attraverso immagini, musica e parole totalmente libere ma in continua relazione tra loro; è una ricerca stimolante ed una scommessa quotidiana sulle infinite possibilità dell’immaginazione e le potenzialità inespresse ed ancora incolte del panorama artistico italiano.

Agata Garofalo

[1] – riportiamo il link: www.close-up.it/spip.php?article58

(direfarescrivere, anno VI, n. 54, giugno 2010)
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