Anno XX, n. 225
novembre 2024
 
Un editore al mese
Da casa editrice a gruppo:
la storia di Santelli editore
Ora si punta anche all’estero.
Ne parliamo con il direttore
di Maria Chiara Paone  
In quest’epoca di ormai conclamata globalizzazione anche il mondo editoriale si è adeguato: così le singole case editrici, che racchiudevano nel nome personaggi legati al mondo della cultura dell’epoca – Mondadori, Feltrinelli, Einaudi, per nominarne solo alcuni tra i più famosi – con il passare degli anni si sono unite in gruppi editoriali molto grandi, con un fine principalmente economico e gestionale di aziende così importanti e imponenti.
Anche Santelli editore, ospite in questa nostra rubrica, è partita come casa editrice. Fondata negli anni Ottanta da Eugenio Santelli a Cosenza, si distinse fin da subito grazie a pubblicazioni prefate e presentate da personalità di spicco del tempo, tra cui l’ex presidente del Consiglio Giovanni Spadolini, il giornalista Gianni Letta e, tra le autrici, si annovera Annarosa Macrì, giornalista Rai e collaboratrice di Enzo Biagi.
Il successo nazionale arrivò dieci anni dopo, quando la Santelli decise di specializzarsi nell’editoria scolastica, fornendo testi in tutta Italia, per non parlare in seguito dei software didattici.
Dal 2018 la guida di Giuseppe Santelli, giovanissimo editore, consente alla casa editrice di aprirsi a nuove sfide, tra cui l’acquisizione di altri quattro marchi che formano insieme il Gruppo editoriale Santelli, ora con sede a Milano e il cui obiettivo è quello di continuare a crescere, con tanta ambizione e spirito imprenditoriale. Abbiamo deciso di approfondire la conoscenza di questo gruppo rivolgendo qualche domanda direttamente al direttore editoriale e presidente, Giuseppe Santelli.

Com’è avvenuto il salto di qualità che ha permesso a Santelli editore di passare da casa editrice a gruppo editoriale?
Inizio col dire che è stato un percorso ragionato, fortemente voluto ma non scontato. Sono partito nel 2018, anno in cui ho rilanciato il marchio Santelli editore, con un minuzioso piano di sviluppo e un re-branding generale che, devo dire senza falsa modestia, ha funzionato e persino superato i risultati sperati. Anche più velocemente di quanto mi aspettassi. È andata così bene che già l’anno dopo ho deciso di fare l’esperimento di fondare due case editrici nuove e fresche, Rossini editore e Poetica edizioni, rispettivamente specializzate in romanzi e poesie. Ma non mi bastava, avevo già in mente di allargare i nostri orizzonti. Così, poco dopo, abbiamo stretto la partnership con Green Moon Comics. Su queste basi ci siamo consolidati ed espansi, cercando di migliorare ogni giorno tutti gli aspetti possibili, dalla produzione alla comunicazione, dalla distribuzione alla vendita, ponendo in quei pochi anni le fondamenta di quello che siamo oggi. Ci siamo quindi ingranditi sia come giro d’affari che come staff. A quel punto avevamo a disposizione le risorse per espanderci ulteriormente, ed è così che nel 2022 abbiamo formulato un’offerta per l’acquisizione di Edizioni Clandestine. L’operazione è stata conclusa a ottobre arricchendo il nostro catalogo di gruppo con tantissimi classici. Ma mancava ancora qualcosa tra le nostre edizioni, ossia lo sport. Ed ecco che non troppo tempo fa è arrivata anche Edizioni Mare Verticale, con un fantastico catalogo di libri sullo sport, per veri appassionati.
Per il futuro non escludo altre operazioni del genere, ne abbiamo già in mente diverse perché penso che non si debba smettere mai di guardare con ambizione al domani.
Così sono passato da essere il più giovane editore italiano, appena venticinquenne nel 2018 e partito da una piccola (ma bella) città come Cosenza a essere proprietario del Gruppo Santelli, che ha sede a nord Milano ormai da quasi tre anni. È avvenuto così, semplicemente, il nostro passaggio da casa editrice a gruppo. Gli ingredienti principali sono stati la costanza e il sacrificio, la passione smisurata per i libri, la pianificazione e l’attenzione ai dettagli.

Il gruppo editoriale consta di sei realtà molto diverse tra loro e dislocate in più sedi. Può spiegarci come viene organizzato il calendario editoriale in una rete così fitta?
Per ottimizzare la gestione della produzione abbiamo fatto confluire tutte le pubblicazioni in una programmazione unica annuale. Di fatto, a prescindere dal marchio con cui viene pubblicato un libro, le persone che lavorano alla produzione sono le stesse. Invece dal punto di vista della selezione, ogni marchio ha dei propri referenti che si occupano di vagliare le nuove proposte editoriali. La distribuzione è identica per tutti, dato che (da poco) tutti i nostri marchi sono distribuiti da Messaggerie libri, mentre la promozione viene personalizzata libro per libro, rispettando le specificità di ciascun titolo (e autore). Sostanzialmente la nostra forza è la centralizzazione gestionale, mantenendo solo le diversità legate ai generi e alle identità di ciascun marchio.

Tra le case editrici ci hanno colpito vanno annoverate Rossini editore ed Edizioni Mare Verticale, dedicate rispettivamente alla narrativa e alla letteratura sportiva. Com’è stato allargare il vostro raggio d’azione verso realtà molto settoriali?
Essendo un gruppo possiamo permetterci di allargare i nostri orizzonti. Non abbiamo limiti di genere mentre come singola casa editrice ovviamente sì. Lavorare sulle nicchie è costruttivo e stimolante. Rossini editore punta sul pubblico ghiotto di romanzi, che vuole andare oltre le solite uscite commerciali dei colossi, scoprendo che anche in Italia abbiamo tanti giovani autori capaci di emozionare. Edizioni Mare Verticale ha un raggio ancora più ristretto: è l’unica casa editrice capace di costruire una letteratura sportiva, anche negli sport con meno seguito come l’alpinismo o la barca a vela. Quindi è una casa editrice per “malati di sport”. Anche se poi i titoli più venduti sono quelli sul tennis o sulla Formula 1, credo sia molto bello il concetto di voler offrire agli altri dei testi introvabili altrove: questa è la loro missione.

Ci può consigliare alcuni libri che più rappresentano il vostro gruppo editoriale?
Il nostro catalogo è fatto di migliaia di titoli e non vorrei preferirne solo alcuni. Posso dire che i miei preferiti sono quelli in grado di lasciare un segno tangibile nei cuori o nelle menti delle persone, che hanno sete di conoscenza o voglia di intrattenersi ed emozionarsi.

Tra i nuovi progetti iniziati quest’anno c’è la Santelli International. Può parlarci meglio del suo scopo?
Anche questo è un progetto ambizioso seppur ancora in beta test. Ci vorranno diversi mesi fino a quando sarà lanciato ufficialmente insieme ai nostri partner. Con Santelli International ci apriremo al mondo e l’obiettivo è quello di portare gli autori italiani all’estero, dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Europa all’Australia. Per il momento, come è giusto che sia, stiamo mettendo le basi per lavorare al meglio, mettendo in campo la competenza e professionalità che ci contraddistinguono.

Cosa vi prefiggete come obiettivi a lungo termine?
Non le nascondo che il nostro è un obiettivo non da poco. Vogliamo essere il punto di riferimento della nuova editoria, di una nuova concezione di intendere i libri e il nostro settore che, obiettivamente, non è al passo coi tempi. La vecchia editoria sta finendo e noi siamo pronti a rappresentare le nuove esigenze delle persone, degli autori e degli addetti ai lavori, dal libraio al giornalista, con l’obiettivo di offrire il meglio ai lettori di oggi e del futuro.

Maria Chiara Paone

(direfarescrivere, anno XIX, n. 207, aprile 2023)
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