Fausto Lupetti Editore: 35 anni all’avanguardia.
Libri su advertising, comunicazione e design
Tra i primi ad intuire il potenziale del marketing e del digitale,
ma non disdegnano incursioni nella narrativa e nell’attualità
di Ettore Bellavia
La Fausto Lupetti Editore è una casa editrice attiva dal 2008 con sede a Bologna, specializzata in pubblicazioni professionali e universitarie nell’ambito della comunicazione e della pubblicità. Prende il nome dal suo fondatore, già editore della Lupetti - Editori di Comunicazione, prima casa editrice in Italia ad occuparsi programmaticamente di pubblicità e marketing.
Intervistato qualche anno fa da Affaritaliani.it (intervista del 2 aprile 2014, disponibile all’indirizzo: http://www.affaritaliani.it/libri-editori/30-anni-di-editoria-intervista-a-fausto-lupetti.html), Lupetti si soffermava sulle nuove sfide imposte dalla rivoluzione digitale sia in campo editoriale che nel mondo dell’advertising. In quell’occasione definiva Internet un «MetaMedia», ossia un media in grado di stabilire «nuove relazioni tra linguaggi diversi: è insieme informazione, cinema, televisione, radio, fotografia». In ciascun campo occorre allora non soltanto limitarsi a «produrre contenuti, ma bisogna diventare mediatori, federatori e animatori di comunità». Nella convinzione che la comunicazione non sia affatto un contenitore neutro utile soltanto ad accrescere le vendite, ma il mezzo principale attraverso cui costruire un patrimonio collettivo, la sua casa editrice propone libri che siano strumenti teorici e pratici per affrontare la contemporaneità senza subirla. Le pubblicazioni si rivolgono alle nuove generazioni di creativi, professionisti e studenti sensibili ai temi della comunicazione, del linguaggio e della pubblicità, attivi nel mondo del marketing, delle public relations, dei media e del design.
La storia
Formatosi tra le scenografie del Piccolo Teatro e le redazioni di importanti riviste sessantottine milanesi, Fausto Lupetti intraprende la carriera giornalistica all’Ansa, focalizzando molto presto la sua attenzione sull’ambito pubblicitario. Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta dirige alcune tra le più importanti riviste del settore, come Pubblicità domani, Strategia e Comunicare. A iniziarlo ai segreti dell’editoria è Antonio Porta, allora direttore editoriale di Mondadori. Lupetti intuisce che nel mercato italiano c’è spazio per la sua proposta editoriale grazie al successo avuto dai suoi primi titoli, Hollywood lava più bianco – Il manifesto della pubblicità spettacolo di Jacques Séguéla (Lupetti, pp. 236, € 14,00) e Il futurismo e la pubblicità (in corso di ristampa) di Claudia Salaris e curato da Antonio Porta. Così la casa editrice procede su questo cammino, diventando ben presto, e ancora oggi, dopo trentacinque anni di attività, un punto di riferimento per quanti credono nelle potenzialità delle scienze del linguaggio e del marketing. Nel 2008 Fausto Lupetti abbandona la sua precedente azienda e si trasferisce da Milano a Bologna, dove fonda la Fausto Lupetti Editore di cui parleremo adesso.
Pubblicità, arte e attualità
Anche questa casa editrice segue la mission della precedente e così tra le novità in catalogo non può mancare l’argomento d’elezione, la pubblicità, affrontato con un approccio moderno da Andrea Giovenali nel recentissimo Advolution. Come la pubblicità può prosperare nell’era digitale (pp. 180, € 18,00), una guida essenziale per le aziende che investono nell’advertising al tempo di Google, Amazon e Facebook. Necessariamente più teorico è Artista sovrano. L’arte contemporanea come festa e mobilitazione (pp. 208, € 15,00), un interessante saggio di Giuseppe Frazzetto, nel quale il filosofo dell’arte ricostruisce le tappe della mutazione del ruolo dell’artista da “artigiano” a “sovrano”. Titoli come Exploding Africa (pp. 208, € 20,00) di Diego Masi, pubblicato nel 2017 ma costantemente integrato attraverso l’omonimo blog, dimostrano inoltre l’attenzione di Fausto Lupetti agli argomenti più caldi dell’attualità. Nel suo libro, Diego Masi traccia il futuro del continente africano in otto punti e ne valuta le ricadute sull’Europa, dimostrando come la questione migratoria, se opportunamente contestualizzata, dipenda da fenomeni ben più grandi e da affrontare con la massima urgenza.
Quando si esce fuori dal “seminato”
Dal 2009 la casa editrice ha anche una collana di narrativa, Amatea, curata da Raffaele Mangano. Tra i primissimi titoli pubblicati sotto la sua supervisione troviamo L’anno prossimo a Gerusalemme (pp. 176, € 15,00) di Antonella Tavassi La Greca, Libros de amor (pp. 234, € 16,00) di Juan Ramon Jimenez, una raccolta di poesie del maestro di Garcia Lorca dedicate a una suora, Non c’è posto per altre sepolture (pp. 206, € 15,00) di Feryal Ali Gauhar e L’ultimo terrestre (pp. 200, € 14,00) dello stesso Raffaele Mangano.
Tra i libri fuori collana segnaliamo il bel romanzo Ritorno all’Amarina (pp. 200, € 15,00) di Giuseppe Lazzaro Danzuso, recentemente ristampato, che è anche diventato un audiolibro letto dallo stesso autore e messo a disposizione di ciechi e ipovedenti italiani, che possono così ascoltarlo attraverso il servizio on line curato dal Centro nazionale libro parlato “Francesco Fratta”.
Un’ecletticità che però porta la casa editrice all’unico obiettivo di puntare al sociale, in tutte le sue sfaccettature.
Ettore Bellavia
(direfarescrivere, anno XV, n. 167, dicembre 2019)