In una piccola libreria a Port’Alba, luogo di ritrovo per gli intellettuali nel cuore di Napoli, negli anni del fascismo, vanno cercate le origini della Guida editori, che nascerà nel 1931 per iniziativa di Diego Guida, nipote del nonno Alfredo, proprietario della libreria, e appartenente alla terza generazione di una famiglia ramificata di editori e librai. Da semplice luogo d’incontri per Ungaretti, Montale e Kerouac, è giunta alla pubblicazione dei volumi dell'insigne linguista Francesco D’Ovidio, di Roberto Bracco e di Umberto Eco, Giuseppe Galasso, Andrea Camilleri e Martin Heidegger.
La nuova sigla editoriale ricevette la prima medaglia d’oro nel 1935, per l’editoria internazionale, alla fiera del libro di Bruxelles.
Fu sempre Diego Guida poi a intraprendere una nuova strada da aggiungere alla storia familiare, decidendo di scrivere, con la sigla Guida editori, delle nuove pagine dell’editoria italiana tenendo anche conto delle rinnovate esigenze del mercato. Dal 2013 la Guida editori ha avviato anche la pubblicazione di due testate giornalistiche periodiche, Spazi Culturali, spazio virtuale in cui si afferma con forza il valore della cultura come risorsa anche economica del paese, e Pagine d’autore attraverso cui si fa promozione degli autori esordienti.
Una sbirciata al catalogo
Collane, consulenti e direttori di collana che sono tra i più noti nel nostro panorama culturale e in quello internazionale; dalla saggistica, alla poesia, alla manualistica, alla narrativa, ai libri per bambini, alla critica, alla cucina, alla musica e al teatro, il catalogo di Guida è vastissimo e raffinato, classico quanto contemporaneo, territoriale e globale insieme. Tra le novità, da Bob Dylan. Cantautore da Nobel di Gianfranco Coci e Antonio Tricomi a Il romanzo di Napoli di Emma Giammattei, solo per dare idea di quanto possa spaziare l’interesse della casa editrice.
Non manca il contatto con Bottega editoriale: Un Consiglio di spada e di toga. Il Collaterale napoletano dal 1443 al 1542 (pp. 286, € 20,00) di Rosanna Sicilia, è frutto di una collaborazione dell’agenzia letteraria con la casa editrice. Come conferma di questo rapporto di lunga data, l’opera di Assunta Petrosillo, Maria Maddalena d’Austria: una figlia dell’impero nella Firenze Medicea, di prossima pubblicazione.
Libri, ma non solo: la Guida dà luogo a numerosi eventi che coinvolgono diversi target di lettore avvicinando sempre più giovani al mondo-libro.
Per Diego Guida infatti i libri non sono solo oggetti romantici da sfogliare né tantomeno solo prodotti da vendere, i libri rappresentano una sfida per dare una voce a Napoli e per trovare una strada verso l’innovazione, secondo le sue stesse parole: «Mi piacerebbe realizzare una Fiera del libro a Napoli: questa città ha bisogno di far sentire la sua voce oltre i confini della città stessa. Dobbiamo aprirci all’Italia e poi ai mercati esteri. Abbiamo tutte le potenzialità. Ma su questo punto c’è il vuoto assoluto delle istituzioni. Io appunto assessore sono stato e so per certo che se si vogliono portar a casa dei risultati si può. La Fiera del libro sarebbe un’occasione per Napoli: un’occasione culturale ed economica. Se penso a una sfida puramente da editore, invece, mi piacerebbe tradurre opere russe, è anche se è molto costoso so che un giorno ci riuscirò».
Anche letteratura
L’impegno della casa editrice non è rivolto dunque solo alla ormai storica produzione di testi negli ambiti della filosofia, della storia, delle scienze sociali, della politica meridionalistica: viene dato spazio anche ad autori nazionali e internazionali, attraverso una collana editoriale di narrativa contemporanea, per cui vengono selezionate mensilmente opere letterarie inedite di narrativa, poesia e saggistica.
Guida è una casa editrice che non si arrende, è un viaggio fantasioso e libero, disimpegnata ma con impegno, è il volto bello di Napoli, che così si sottrae ai luoghi comuni. Il lettore di Guida sarà sicuramente un lettore più ricco e motivato, un lettore che farà dei libri delle armi di crescita e sviluppo.
Gilda Pucci
(direfarescrivere, anno XIV, n. 153, ottobre 2018)
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