Round Robin editrice nasce, tra il 2002 e il 2003, inizialmente come rivista di informazione cartacea ideata e portata avanti da alcuni studenti dell’Università degli studi “Roma Tre”. Subito dopo si trasforma in una rivista digitale, disponibile on line, il cui direttore responsabile è il giornalista Alberto Nerazzini. A pochi mesi di distanza debutta anche la casa editrice che poi, nel 2005, prenderà il nome definitivo di Round Robin. L’idea alla base di questo progetto è di creare un canale indipendente di informazione e di promozione della letteratura con una linea editoriale che si dirama in due diverse direzioni: da una parte la ricerca di narrativa di qualità e dall’altra l’interesse verso l’informazione e l’inchiesta.
Le collane
In totale sono sette le collane che compongono il catalogo di Round Robin.
Si parte con Parole in viaggio, che raggruppa quei romanzi che possono rivelarsi, appunto, ottimi compagni di viaggio, tra cui compaiono, ad esempio, la raccolta degli avvincenti racconti di Brock Adams, Cose che puoi fare con un barattolo di zuppa Campbell e A fior di pelle di Marco Bianchi Merisi, che parla di un uomo e della sua ricerca interiore attraverso un viaggio in Sudafrica.
La collana Fari, invece, raccoglie romanzi alternativi e originali. Tra i titoli, infatti, troviamo Volevo diventare Picasso di Luca Scornaienchi, artista e organizzatore di eventi, nel quale si raccontano, a volte con ironia, altre con amarezza, storie di vita e di incontri.
Fuori rotta è una collana saggistica, ricca di testi “forti”, che ci inducono a riflettere sul nostro tempo, come, ad esempio, Nuovi schiavi. Il lavoro nell’Italia del Jobs act di Antonio Musella, che analizza la precarietà lavorativa di questi ultimi anni e tutte le incertezze che essa comporta; e L’invisibile. Scandali, inchieste e potere nella Campania di Stefano Caldoro, di Giuseppe Manzo e Ciro Pellegrino, nel quale viene analizzato il lavoro svolto dal governatore della Campania nei cinque anni del suo mandato.
Nella collana Babordo si fondono le due linee principali che caratterizzano Round Robin, vale a dire la letteratura e l’inchiesta: vi sono, infatti, racchiusi quei romanzi che narrano i grandi eventi del Novecento. Tra i titoli troviamo, ad esempio, La guerra è finita. Tra movimento studentesco e lotta armata: il ’77 di Lucia Guarano, un romanzo sull’amicizia ambientato in un momento storico complicato sia dal punto di vista politico che da quello sociale, e La bomba e la Gina. Intorno a piazza Fontana di Marco Codebò, un romanzo-inchiesta nel quale vengono analizzati i tragici fatti della strage di piazza Fontana a Milano nel 1969.
La collana Libeccio è, forse, una delle più originali, perché tratta un tema importante come l’antimafia attraverso il linguaggio grafico dei fumetti. Ogni testo prende il nome da quello di un uomo o di una donna famosi per essersi schierati contro la mafia. Tra i vari titoli ricordiamo: Giancarlo Siani. … e lui che mi sorride dello sceneggiatore Alessandro Di Virgilio e del disegnatore Emilio Lecce, un graphic novel vincitore del Premio “Siani” 2011 che vuole ricordare il coraggio del giovane cronista napoletano, ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985. Altro graphic novel di assoluto rilievo è Pippo Fava. Lo spirito di un giornale, del giornalista Luigi Politano e del disegnatore Luca Ferrara, dedicato al giornalista catanese la cui voce fu spenta a colpi di pistola nel gennaio del 1984.
La collana Corsari include vari generi che hanno però un unico comun denominatore: raccontare il Sud. Al momento questa collana ha al suo attivo solamente due pubblicazioni: Cantastorie di Nino Racco, una sorta di quaderno di appunti di viaggio e piccoli racconti sulla vita e sul mestiere di un cantastorie in giro per l’Italia, e ’a Calabria è morta di Ernesto Orrico, che rappresenta un vero e proprio sfogo dell’autore sulla sua terra vista come irrimediabilmente malata e massacrata.
La settima e ultima collana, Scialuppe, è riservata interamente al giornalismo, in particolare a quello “di salvataggio”. Raggruppa titoli come: Silenzio di piombo. Poligoni e veleni in Sardegna di Mariangela Maturi, un’inchiesta sugli esperimenti militari e sulle contaminazioni ambientali avvenute in Sardegna; oppure Metro C. Roma, Capitale degli sprechi di Enrico Nocera, che analizza gli sperperi e le promesse non mantenute riguardo alla costruzione della terza metropolitana di Roma.
Un ampio pubblico e varie collaborazioni
La varietà e l’attualità delle tematiche, nei testi scelti da Round Robin, rendono il suo catalogo adatto a un pubblico molto ampio e variegato. Oltre alle varie collaborazioni con associazioni ed enti sparsi su tutto il territorio italiano, all’interno di alcuni testi sono comparsi nomi importanti, come, ad esempio, lo scrittore Andrea Camilleri, che ha curato la Prefazione del graphic novel dedicato ad Antonio Caponnetto, e il Premio Nobel Dario Fo, che ha elaborato l’Intoduzione del fumetto su don Andrea Gallo.
L’inchiesta giornalistica
Dopo oltre dieci anni di attività, la casa editrice Round Robin si può ben definire un punto di riferimento per giornalisti d’inchiesta, fumettisti e autori emergenti. La selezione dei testi da pubblicare è molto accurata e dedica il maggiore spazio possibile al giornalismo d’inchiesta nonché alle tematiche sociali di più stringente attualità.
Maristella Occhionero
(direfarescrivere, anno XII, n. 126, giugno 2016)
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