Anno XX, n. 225
novembre 2024
 
Un editore al mese
Progedit: una casa editrice completa e di livello,
che offre pubblicazioni eterogenee e utili servizi
Con numerose collane e riviste per soddisfare i più svariati interessi,
si dedica con professionalità e competenza a lettori, autori e editori
di Selene Miriam Corapi  
Un calamaio che ha messo radici e dal quale spuntano le foglie è il logo della casa editrice pugliese Progedit, acronimo di “progetti editoriali”. Il simbolo sottolinea come l’inchiostro, e quindi la scrittura, possa mettere radici e far germogliare una bellissima pianta che è la cultura.
Progedit è una casa editrice molto attenta in particolare alle problematiche sociali e pedagogiche, alle questioni formative per la scuola, l’università, le imprese e il management, è consapevole della grande potenzialità delle nuove tecnologie, ma anche dell’importanza della conservazione dei beni culturali e ambientali, è impegnata nella scoperta di nuovi talenti letterari e interessata a divulgare una letteratura dedicata all’infanzia.

Come nasce
La casa editrice nasce a Bari nel 1997 ad opera dell’editore Gino Dato, formatosi a Venezia e a Bari. Laureato in Storia contemporanea, ha svolto diverse attività, tra cui addetto stampa della Fiera del Levante, redattore di Laterza e direttore della rivista Delta. Collabora tuttora con varie testate come La Gazzetta del Mezzogiorno, ed è stato uno dei soci fondatori dei Presidi del libro, di cui ha diretto la rivista Passaparola, nonché dell’Ape, Associazione pugliese editori.
Come si evince dal sito (www.progedit.com), Progedit ha anche un’altra propaggine dedicata ai servizi editoriali, ovvero si occupa «di confezionare libri per altri editori», sotto la supervisione dalla socia Marina Laterza, laureata in Filosofia a Firenze, che è stata anche redattrice della casa editrice Laterza.

Il catalogo
Come già accennato, la casa editrice è interessata a diverse tematiche, che spaziano dalla psicologia alla pedagogia, dal sociale alla formazione universitaria e scolastica, dalla ricerca di nuovi talenti letterari alla critica letteraria, dalla tecnologia alle imprese e al management; un bagaglio culturale ampio e variegato che trova riscontro nelle numerose e rilevanti collane di cui vi offriremo qualche esempio.
Diretta da Livio Sossi, Briciole è dedicata ai bambini e ai ragazzi, ma anche ai genitori; «come briciole per ritrovare la strada di quelle radici culturali che affondano nella tradizione orale, non ufficiale», la collana presenta titoli interessanti come: Facciamo che io ero? di Anna Baccelliere e Liliana Carone, in cui è affrontato il tema della disabilità; Bullo Macigno di Maria Luisa Sgobba, in cui è narrata in maniera educativa la storia di un bullo che si lascia conquistare dall’amicizia degli altri bambini.
Antropologia e Mediterraneo è la collana diretta da Eugenio Imbriani, docente di Antropologia culturale all’Università del Salento, dedicata allo studio delle tradizioni umane. Vi si possono trovare «ricerche di carattere antropologico che riguardino aspetti, pratiche, fenomeni culturali che hanno luogo nell’ampia area del Mediterraneo, per antonomasia caratterizzata storicamente da attraversamenti, contatti, relazioni, conflitti, non per tentare di costruirne un’immagine uniforme», come per esempio: Gioconda miseria. Il tarantismo a Taranto. XVI-XX secolo di Antonio Basile, che analizza il fenomeno del tarantismo non solo nella zona meridionale della Puglia, nel Salento, ma soprattutto lungo la zona ionica.
Il paese di Cuccagna è la collana dedicata alle «ricerche a mezzo tra la riscoperta di documenti letterari e la tradizione delle feste popolari che costellano il calendario laico e religioso del nostro tempo». È curata da Pietro Sisto, docente di Letteratura italiana e di Storia del libro e dell’editoria presso l’Università di Bari, che è anche autore del testo I giorni della festa. Miti e riti pugliesi tra memoria e realtà, in cui analizza il significato e il ruolo dei riti e delle feste tradizionali e attuali, non solo come «beni culturali immateriali da conoscere e tutelare, ma anche come interessanti testimonianze della complessa, contraddittoria transizione dal mondo pagano a quello cristiano e cattolico».
Codiretta da Ennio Corvaglia, Vito Antonio Leuzzi, Luigi Masella, la collana Storia e memoria offre «uno squarcio su storie anche minori attraverso il corredo essenziale di documenti, repertori, archivi, a tutt’oggi inesplorati», con titoli di spessore come: Aldo Moro e la pace nella sicurezza. La politica estera del centro-sinistra. 1963-1968 di Federico Imperato, opera in cui l’autore mediante documentazione inedita reperita in diversi archivi «ricostruisce la politica estera italiana, analizzando l’azione dei tre governi guidati da Moro che si susseguirono tra la fine del 1963 e la fine della legislatura, nel 1968».
La collana In Limine, diretta da Irene Strazzeri, «promuove nuovi assetti socio-culturali e strumenti di decodifica della contemporaneità, per favorire la riflessione critica sul ruolo dei saperi sociologici nel mondo del cambiamento». Infatti, in latino, «Limine vuol dire soglia, margine e rappresenta un contesto di ibridazione sociale e culturale, una zona di confine dove potrebbero sorgere nuovi modelli e paradigmi». Vi troviamo, per esempio, Edonismo tragico. Aporia di un concetto sociologico di Alberto Izzo e Irene Strazzeri, in cui gli autori evidenziano come «la nostra società “industriale avanzata” da un lato ha strumenti sempre più elaborati e perfezionati per contrastare la miseria del mondo, dall’altro non ha finalità universalmente condivise verso cui tendere. È proprio la mancanza di fini condivisi da tutti a rendere tragico il nostro edonismo».

Le riviste
Progedit editore segue anche la pubblicazione del periodico scientifico internazionale MeTis dedicato alla pedagogia, alla didattica e alle scienze della formazione. Consultabile gratuitamente in formato digitale (o acquistabile in cartaceo nella collana Quaderni di MeTis), la rivista, diretta da Isabella Loiodice, è «finalizzata ad approfondire i temi/problemi delle emergenze educative dell’intero corso della vita e dei molteplici contesti nei quali il soggetto nasce, cresce e si forma».
«“La metis è diversa dal grande logos, la ragione alta e luminosa, appannaggio e prerogativa degli uomini. È un’intelligenza “bassa”, che a differenza del logos non è astratta, non classifica, non costruisce categorie. È concreta e si rivolge al caso singolo, al problema specifico. È frutto dell’esperienza e della riflessione, di conoscenze acquisite con la pratica. E non raggiunge mai gli obiettivi in modo lineare: sostanzialmente, essa consiste nella capacità di usare trucchi, stratagemmi, di inventare insidie agendo per vie traverse, oblique, raggiungendo gli obiettivi per strade tortuose.” (Cantarella)».
Qwerty è la rivista dell’Associazione “Collaborative knowledge building group” (Ckbg), un forum in cui si discute sull’uso delle tecnologie nei diversi contesti educativi e di formazione, tenendo conto degli aspetti culturali, sociali, pedagogici ed economici. Il periodico prende il nome dalle prime sei lettere della tastiera del computer, «una buona metafora dell’intreccio tra cultura e strumenti tecnologici»; ha una pubblicazione on line semestrale ed è totalmente gratuita.
Come si legge sul sito dell’associazione, Qwerty, gestita dall’editor Maria Beatrice Ligorio, dell’Università di Bari “Aldo Moro”, «è entrata in classe A delle riviste scientifiche italiane, ovvero al vertice della classificazione nel settore disciplinare 11 (Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche) per l’ambito Educational Studies».
Infine, Marsia. Variazioni poetiche, curata da Salvatore Francesco Lattarulo, è una «rivista di poesia a tema che deve il suo titolo al mito del satiro omonimo che osò sfidare Apollo in una gara di canto. Piffero contro cetra: uno strumento povero e grezzo contro la sublime icona della poesia. Alla fine il dio simbolo della gloria letteraria condannò l’avversario sconfitto ad essere scuoiato vivo. La figura ribelle di Marsia incarna la lotta contro l'istituzione ufficiale. […] La poesia come metodo euristico di approccio al reale, ma anche come terapia contro la tabuizzazione dei sentimenti».

Servizi editoriali
Progedit offre, inoltre, una vasta gamma di servizi: per gli autori, una consulenza e un orientamento, una scheda di valutazione delle loro opere e, nel caso di scelta di pubblicazione con editore diverso, la casa editrice si propone come guida nella revisione e pulitura del testo, eventualmente anche con la collaborazione di un grafico per valutare che la copertina rispecchi gli interessi dell’autore; agli editori offre traduzioni e revisioni, ricerche iconografiche, redazione e correzione di indici, correzioni di bozze e collazioni, stesura di schede di valutazione, adattamenti di testi in digitale e per il web o altro supporto multimediale, ideazione e realizzazione di copertine, realizzazione e cura della grafica del volume, composizione da file e impaginazione in X-Press e InDesign con correzioni e creazione finale del pdf per la stampa.
Un piccolo assaggio, questo, dei numerosi lavori e progetti di una casa editrice che mostra chiaramente di avere come unico scopo quello di far conoscere e divulgare il sapere in ogni sua forma. Perché, citando Daniel Pennac, «il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere».

Selene Miriam Corapi

(www.direfarescrivere.it, anno XII, n. 125, maggio 2016)
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Direzione
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Collaboratori di redazione
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