L’editoria come patrimonio culturale da tutelare:
pubblicazioni e prospettive di Mohicani edizioni
Un giovane e intraprendente editore presenta in un’intervista
le collane e i progetti futuri del neonato marchio palermitano
di Maristella Occhionero
Il 9 giugno 2014, a Palermo, è stata fondata una nuova casa editrice con grandi obiettivi davanti a sé ed un nome che ne racchiude l’essenza: Mohicani edizioni.
Il riferimento alla tribù indiana non è casuale: basta dare un’occhiata al sito della casa editrice (mohicaniedizioni.it) per rendersi subito conto che la definizione che campeggia sotto il marchio, “la riserva indiana dell’editoria”, intende rimarcare in modo chiaro e lampante la correlazione simbolica che intercorre tra i Mohicani e il mondo dell’editoria cartacea. Quest’ultima, infatti, rischia, in qualche modo, di scomparire, ma, allo stesso tempo, resiste agli effetti della crisi economica, così come gli appartenenti alla tribù indiana si sono difesi e continuano a salvaguardarsi dall’estinzione.
Una casa editrice nata dunque con l’intento di custodire il mondo dei libri, visto come qualcosa di prezioso e unico (e non semplicemente di “vecchio” e facilmente sostituibile con i più moderni mezzi tecnologici), che, per questo, non dovrebbe andare perso.
La presentazione della casa editrice
Per far conoscere Mohicani edizioni a giornalisti e autorità, il 12 ottobre 2014, presso il Circolo del tennis di Palermo, si è tenuta una vera e propria presentazione della casa editrice con ospiti illustri. In un pomeriggio quasi estivo hanno preso parte all’evento circa 250 persone e sono intervenuti Lino Buscemi, avvocato e scrittore, Ambra Drago, giornalista di Trm, Adriana Falsone, giornalista de la Repubblica, Vito Maggio, giornalista de La Gazzetta dello Sport, lo scrittore e giornalista Vincenzo Prestigiacomo e il direttore di Stadionews Nino Randazzo.
Durante la serata, i giornalisti presenti hanno illustrato i libri editi dalla casa editrice, tra cui ci piace ricordare il romanzo di Angela Barbieri, Protagonista: altro che favola!, pubblicato solamente alla vigilia della presentazione. Insieme al testo Mi racconti nonna? di Rosanna de Luca e Carla Anania, l’opera della Barbieri ha ricevuto il plauso dei due cronisti Vito Maggio e Ambra Drago; lo storico Vincenzo Prestigiacomo, invece, si è soffermato molto sulla Guida turistico-culturale di Palermo e provincia, invitando i presenti alla fruizione del manuale durante le escursioni, siano esse condotte da autoctoni o da visitatori esterni; altri elogi alla guida sono arrivati dallo scrittore Lino Buscemi, che si è rammaricato del fatto che i curatori non abbiano potuto essere presenti all’evento. Durante la serata, inoltre, molti sono stati i testi venduti.
Testi pubblicati e collane
Ancora pochi i titoli in catalogo, ma tanti i progetti dell’editore. Al momento Mohicani edizioni si è focalizzata su testi di narrativa, saggistica e poesia, categorie letterarie che danno anche il nome alle tre collane attualmente presenti. Tuttavia, dalle dichiarazioni rilasciateci dall’amministratore nonché fondatore della casa editrice, Pietro Scaglione, è emerso che le mire future si estendono anche ad altri generi letterari.
Tra le pubblicazioni all’attivo spiccano due titoli relativi a Palermo, città natale della casa editrice e molto cara all’editore. Uno dei due scritti sulla città panormita è proprio la riedizione del romanzo di Pietro Scaglione, Palermo nel cuore, titolo presente nella collana Narrativa e vincitore del Premio “Gabriele Sandri” 2003, che tratta il tema delle tifoserie e del calcio in chiave ironica, divertente e originale. L’altro testo sul capoluogo siciliano figura nella collana Saggistica ed è la Guida turistico-culturale di Palermo e provincia, della quale abbiamo già parlato, ideata da Bottega editoriale e curata da Fabio D’Angelo e Giulia Gueci.
A rendere variegato il catalogo di Mohicani edizioni concorre un testo educativo contenente cinque fiabe moderne per bambini dal titolo Mi racconti nonna?, scritto dalla professoressa Rosanna De Luca e illustrato da Carla Anania.
Anche la collana Poesia è già attiva grazie alla raccolta di Francesco Paolo Ferrotti, Lumi d’agosto, presentataci nel dettaglio da Pietro Scaglione stesso nell’intervista che segue.
Mohicani edizioni è nata da pochissimo. Ha paure o aspettative riguardo al futuro del mercato editoriale?
Principalmente aspettative. Sono convinto che, soprattutto in tempi di crisi economica, i libri costituiscano uno svago impegnato e un piacere da coltivare, anche per chi voglia estraniarsi dalla realtà circostante e non pensare ai problemi della vita quotidiana. La letteratura è da sempre un rifugio nel quale potere fantasticare e sognare un mondo diverso. Quanto alle paure, penso che i libri siano come i Mohicani: da secoli se ne annuncia l’estinzione definitiva, ma la gloriosa tribù resiste ancora al tempo e alla globalizzazione.
L’idea di guardare all’editoria come a una riserva indiana da tutelare è sicuramente una scelta originale e importante. Può spiegarci meglio da cosa è scaturita?
Ritengo che la cultura e, quindi, l’editoria, vadano tutelate, agevolate con incisive politiche che inducano i cittadini ad acquistare i libri. Non è questione di sopravvivenza soltanto per le case editrici, ma anche per le librerie, le edicole, le società di distribuzione e l’indotto. Servono politiche eque e interventi massicci dello stato sociale per salvaguardare beni preziosi come la cultura, la letteratura e l’editoria (soprattutto la piccola editoria). Mi auguro che il ministro Franceschini inauguri una svolta epocale in questo campo.
Qual è il progetto editoriale di Mohicani edizioni? Quali gli obiettivi nel breve e nel lungo periodo?
Punteremo su narrativa, saggistica e poesia nel breve tempo, ma nel lungo periodo prevediamo di introdurre anche collane giuridiche e scientifiche. La varietà riguarderà anche gli autori: esperti scrittori e noti docenti saranno affiancati da giovani promesse della letteratura. Un’attenzione particolare sarà rivolta al pubblico più giovane. Riteniamo, infatti, che la lettura rappresenti non soltanto un piacevole svago ed esercizio intellettuale, ma anche un formidabile strumento per l’educazione dei giovani, per la diffusione dei valori democratici, nonché per la valorizzazione della cultura, e delle culture in genere.
Quali sono, secondo lei, le difficoltà più grandi per un editore?
L’elenco è lungo: spese di tipografia e tante altre necessità, adempimenti burocratici, difficoltà nell’inserirsi nel mercato editoriale nazionale dominato dai colossi. Però, non bisogna mai arrendersi: si deve sempre lottare per raggiungere lo scopo prefissato. Alla fine, la tenacia e l’impegno pagano.
Qual è la sua posizione nei confronti della controversa questione dell’editoria a pagamento?
La mia posizione a tal proposito è laica e libera. Non posso essere accusato di faziosità, in quanto sono nello stesso tempo editore ed autore (anche di altre case editrici), quindi posso esprimere liberamente il mio parere senza che nessuno possa rimproverarmi di essere dalla parte degli editori o degli autori. Sia ben chiaro, non condivido le posizioni di quegli editori che chiedono migliaia e migliaia di euro ad un esordiente per un’opera di pochissime pagine, lucrando sulla volontà e sulla normale vanesia dell’autore di vedere il suo libro pubblicato. Questa è la vera editoria a pagamento: per carità, è legittima, non è ovviamente un reato e non è nemmeno immorale (in fondo l’autore non viene costretto, è libero di scegliere), ma non la condivido. Diverso è il discorso delle piccole case editrici che per sopravvivere chiedono un contributo per la stampa o l’acquisto di copie. In questo caso non si tratta di vera e propria editoria a pagamento (infatti l’autore non paga un editore senza nulla in cambio, ma riceve copie, oppure le copie acquistate vengono destinate alla stampa e al marketing, mentre l’editore respira un po’, non ci guadagna, ma almeno punta con più tranquillità su un titolo). D’altronde, con il self publishing, l’autore spenderebbe di più e non avrebbe un marchio editoriale conosciuto che promuove il libro. Comunque il nocciolo della questione è la trasparenza e l’onestà dell’editore, che deve informare l’autore su condizioni contrattuali, caratteristiche del libro, distribuzione, diritti d’autore e altro, per evitare spiacevoli sorprese. Cari autori, state attenti ai contratti e alle condizioni capestro!
Può parlarci brevemente delle prime opere in catalogo da voi pubblicate?
L’elegante e preziosa Guida turistico-culturale di Palermo e provincia (ideata da Bottega editoriale e curata da due giovani e bravi studiosi come Fabio D’Angelo e Giulia Gueci, con una Prefazione del professore Luciano Catalioto) descrive itinerari storici, artistici, culturali, naturalistici e turistici dedicati non soltanto alla città di Palermo (crogiolo di etnie, culture, dominazioni e religioni differenti), ma anche all’entroterra, dalle Madonie alla Bagheria delle ville. Lumi d’agosto (scritto da Francesco Paolo Ferrotti, con una Prefazione della nota scrittrice e traduttrice Vittoria Alliata) non è una consueta raccolta di poesie, ma un affascinante concept album poetico in cui ogni parte si definisce in relazione al “tutto”, in cui ogni aspetto della vita umana si riscopre intimamente legato alla natura e all’universo in una panteistica dimensione cosmica.
Infine, il mio romanzo Palermo nel cuore (con cui ho vinto il primo premio nel Concorso di letteratura calcistica “Gabriele Sandri”, edizione 2013) è ambientato nel mondo del calcio e delle tifoserie, con precisi riferimenti storici, culturali, sociali e musicali. Questa nuova edizione è aggiornata fino a giugno del 2014, con una Postfazione dove si parla anche dell’elezione di papa Francesco e dell’uccisione del tifoso napoletano Ciro Esposito a Roma, prima della finale di Coppa Italia.
Qual è la sua opinione riguardo al fenomeno degli ebook?
Sono uno strumento utile per avvicinare alla lettura, ma non devono sostituire i libri cartacei. In futuro sogno un incremento delle vendite generali in Italia, sia per gli ebook sia per i libri cartacei.
Vuole parlarci di qualche titolo fresco di stampa o in lavorazione?
Entro la fine dell’anno, avremo pubblicato in totale una decina di libri. A fine settembre è uscito un educativo testo di fiabe moderne, dal titolo Mi racconti nonna?, scritto dalla professoressa Rosanna De Luca e dall’illustratrice Carla Anania. Sono seguiti l’interessante saggio Parole e… parole, ad opera della scrittrice Gina D’Angelo, l’atteso romanzo Protagonista: altro che favola! di Angela Barbieri e la raccolta di poesie di Mario Calivà Percezioni. A novembre è uscito anche Litèutos, l’appassionante romanzo scritto dal designer Massimo Gregori Grgič, mentre a dicembre sarà la volta de Gli stivali di Varagnolo, avvincente romanzo autobiografico del pittore Pippo Bonanno, ambientato durante la Seconda guerra mondiale, nel fronte jugoslavo. Entro dicembre, è in programma anche la pubblicazione di due gradevoli raccolte poetiche di Pippo Di Vita e Domenico Garaffa.