Ideata e guidata da Nando Dalla Chiesa e Calogero Garlisi, Melampo editore è una casa editrice attenta al mutare del mondo, interessata a tematiche eterogenee di politica, economia, sport e molto altro ancora.
La passione che anima la sua produzione nasce dal desiderio di raccontare storie; non favole e racconti per intrattenere, ma storie di vita, come afferma la stessa casa editrice nel suo profilo Facebook: «Vogliamo raccontarvi tante storie. Storie di magistrati e di calciatori, storie di avvocati e di cantanti, storie di studenti e di mafiosi, storie di comunisti e di attrici, storie di rivoluzioni e di sfruttamento, storie di stragi e di potenti…».
Proprio grazie al suo interesse per il sociale e alla sua compartecipazione ai dibattiti attuali, Melampo editore è cresciuta notevolmente conquistando una posizione di rilievo e diventando un punto di riferimento nell’editoria nazionale. I numerosi titoli in catalogo permettono la realizzazione di incontri di formazione-informazione nelle biblioteche, nelle scuole, nelle università, nelle sale comunali e, dal 2007, anche in Spazio Melampo, uno dei luoghi di dibattito culturale più ferventi a Milano, ubicato nello stesso stabile della casa editrice.
I due marchi “cugini” di Melampo
Nel 2010 l’amministratore delegato di Melampo, Calogero Garlisi, insieme allo scrittore ed editor Gabriele Dadati, fonda Laurana editore per la quale riveste il ruolo di direttore editoriale. Focalizzando la sua attenzione sui testi di narrativa, la consorella di Melampo nasce, come afferma lo stesso Garlisi, con obiettivi chiari e precisi: «La mia intenzione non era però solo quella di appagarmi come lettore. Volevo, e voglio, riuscire a pubblicare libri utili. A utilizzare la narrativa per fare luce sulla realtà».
Ma perché scegliere il genere della narrativa per tematiche che sembrano essere connaturate alla saggistica? Per il direttore la ragione è semplice: «Perché grazie alla narrativa le cose si possono “far vedere”, si possono “mettere in scena”, e così rendere evidenti […]. La letteratura ha dunque questo valore di farci vedere. E farci vedere quello che ci sta attorno, mentre lo abbiamo sotto gli occhi, crediamo di conoscerlo e invece non ne sappiamo nulla. È per questo che alla letteratura si è sempre chiesto di essere un luogo privilegiato della ricerca della verità, ed è per questo che la si insegna in ogni ordine e tipo di scuola. Se pensassimo che la letteratura è fatta soltanto di belle storie inventate non ci preoccuperemmo più di tanto di leggerla e di farla leggere, di studiarla e di farla studiare. Pensiamo invece che quelle belle storie inventate portino con sé ognuna una possibilità di vedere, e quindi di capire. Laurana editore cercherà dunque di pubblicare letteratura che mostri le solite cose, ma in modo completamente diverso».
Altro marchio “cugino” di Melampo è Novecento Media, nato nel 2001 e volto alla diffusione di opere professionali. Dal 2013, con il nuovo nome Novecento editore, presenta due collane di varia: la prima è Versus, che raccoglie romanzi di prestigiosi giuristi, magistrati e avvocati attivi in Italia; la seconda è Calibro 9, dedicata a gialli e noir.
Melampo e i suoi autori prestigiosi
All’interno del sito, elemento di curiosità e novità è la sezione Autori, che include per ogni scrittore un piccolo estratto con fotografia e il riferimento al testo, rendendo possibile conoscere o riconoscere gli autori delle opere, molto spesso personaggi di una certa rilevanza. Tra questi: Enrico Berlinguer, morto nel 1984, con la pubblicazione di Casa per casa, strada per strada. La passione, il coraggio, le idee, a cura di Pierpaolo Farina; Rita Borsellino, sorella del noto Paolo Borsellino, da anni impegnata nell’educazione alla legalità delle nuove generazioni, con il testo Nata il 19 luglio. Lo sguardo dolce dell’antimafia; Antonio Ingroia, magistrato di Palermo e che, sull’esempio di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, dal 1993 lavora a fianco di Gian Carlo Caselli conducendo numerosi processi su Cosa nostra e sui suoi rapporti con il mondo della politica e dell’economia, è in catalogo con Palermo. Gli splendori e le miserie, l’eroismo e la viltà; Massimo Arcidiacono, giornalista per La Gazzetta dello Sport, ha pubblicato Lo chiamavano Giacinto. La favola dolceamara di Facchetti, il terzino cannoniere.
Titoli che lasciano il segno
Il catalogo presenta numerosi titoli affascinanti che affrontano tematiche importanti, come Mafia a Milano di Mario Portanova, Giampiero Rossi e Franco Stefanoni, un’opera in cui gli autori ritraggono l’immagine di una Lombardia che non ti aspetti: per la prima volta la mafia, radicatasi in terra lombarda negli anni Cinquanta e ancora presente ai giorni nostri, viene raccontata in maniera dettagliata e senza minimizzazioni; I fiori dell’oleandro. Donne che fanno più bella l’Italia, di Nando Dalla Chiesa, descrive la nostra nazione usando la particolare metafora dell’oleandro, un albero che simboleggia la forza e la tenacia di quelle donne che si battono per la giustizia; La vita ti sia lieve. Storie di migranti e altri esclusi, in cui Alessandra Ballerini, avvocata dei diritti umani per l’immigrazione, racconta la storia dei migranti, uomini, donne e soprattutto bambini, vittime di ingiustizie e soprusi: «E così tu, lettore, ti auguri alla fine che la vita per tutti si faccia più lieve»; Tanto tu torni sempre. Ines Figini, la vita oltre il lager di Giovanna Caldara e Mauro Colombo, che racconta la storia di Ines Figini, deportata in un campo di concentramento a meno di ventidue anni, non perché fosse ebrea ma perché si schierò a favore di alcuni compagni durante uno sciopero, la quale dopo oltre cinquant’anni ha avuto il coraggio di raccontare la sua triste storia.
Tematiche importanti, dunque, che non possono lasciare indifferenti, che incuriosiscono e coinvolgono… storie che lasciano il segno.
Un impegno di vita
La casa editrice Melampo, con il suo impegno vivo nei dibattiti sociali e politici, si propone di educare, di risvegliare le coscienze prendendo atto della situazione presente. Un invito a scuotere le intelligenze, un impegno di vita. «Luogo di progetti, di convinzioni forti e di domande inquiete. La voglia di camminare nella società italiana. E di aiutare altri a camminarci. Con libri che raccontano storie vere ridisegnando la realtà. Non titoli che durano tre settimane sui banconi; ma prodotti di qualità che restano a lungo tra le scelte di chi vuole sapere, capire, pensare».
Una politica editoriale che sembra richiamare una citazione tratta da Fahrenheit 451, il celebre romanzo di Ray Bradbury: «Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive».
Selene Miriam Corapi
(direfarescrivere, anno X, n. 107, novembre 2014)
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