Anno XXI, n. 230
aprile 2025
 
Un editore al mese
Aìsara: giovane casa editrice sarda che sa unire
il tradizionale cartaceo alla tecnologia digitale
Un piccolo nucleo di redattrici impegnate a leggere e pubblicare
opere di qualità parte dalla Sardegna “alla conquista del mondo”
di Francesca Ielpo  
Donne e Sardegna: questa è solo una delle peculiarità di Aìsara, una casa editrice che vive di letteratura e trasuda fatica nella lettura di inediti: forse opere, forse no.
La redazione, casualmente, è tutta al femminile; la sua sede è a Cagliari. Due punti fermi da cui prende avvio un’attività editoriale ampia e varia. Che nulla tralascia e a tutti si rivolge.
Già nel presentarsi sul sito (www.aisara.eu), la casa editrice usa chiarezza e precisione. Niente mezze misure, lo scopo è tener fede ai propri preamboli ideologici e alle proprie modalità di lavoro. Ad esempio, in Chi siamo si legge: «La nostra redazione non è aperta al pubblico (stiamo leggendo!), ma, se volete, ci potete incontrare alle fiere del libro»; e «Se sei un libraio, oltre a sapere che per noi sei importante, sappi anche che i nostri libri sono promossi da Pea e distribuiti da Messaggerie»; o ancora: «Chiunque tu sia, sappi che Aìsara rifiuta qualsiasi forma di editoria a pagamento». Asserzioni che sono tasselli da rispettare, per la gioia dell’editore e del lettore.

La letteratura mutante nei generi
L’imprenditore Ignazio Ghiani dà vita alla casa editrice nel 2006. Da allora il catalogo vanta testi differenziati tra loro per generi (narrativa, saggistica, poesia e libri per ragazzi), e quindi per collane, come Narrativa, Nugae, Saggi, Poesia o Yakamoz (che in turco significa “il riflesso della luna sull’acqua”), Ragazzi, Altri titoli (che vede per lo più libri incentrati sulla Sardegna e la sua controversa storia). Per ognuna di esse, vengono elencati sul sito una serie di testi, corredati da una breve descrizione e dal collegamento Ibs che ne permette l’acquisto on line. Inoltre, per molti di essi vi è la possibilità di sfogliare alcune pagine: un’autentica anticipazione digitale del prodotto. Sennonché la casa editrice dispone di ebook, come eZagreb di Arturo Robertazzi, un romanzo sulla tragica storia delle guerre jugoslave. Navigando tra i vari titoli, risaltano all’occhio Marito è moglie di Régis de Sá Moreira, Viva la muerte di André Héléna per Narrativa; Scrittori à la carte di Gustavo Pratt per Nugae; L’etica dell’insegnante di Giuseppe Deiana per Saggi; Mai più la parola cielo di Elena Morando per Poesia; Il re con la testa tra le nuvole di Eva Rasano per Ragazzi; L’autonomia positiva di Gianmario Demuru per Altri titoli.
Si tratta di un’offerta letteraria «polifonica», come Aìsara stessa la definisce. Autori, tematiche e stile che non si omologano ad una corrente precisa ma solo al principio qualitativo. Certo, a prevalere è il genere romanzo: «In prospettiva si svilupperà soprattutto la collana di Narrativa, nella quale romanzi di autori italiani e stranieri, esordienti e noti, scrittori scomparsi e contemporanei condividono lo stesso occhiello vigile. Poiché ci piace pensare che la letteratura (e la lettura) non abbia confini spaziali né temporali».
Questo non significa trascurare inediti di tutt’altri contenuti e forme. Ad eccezione, però, della raccolte poetiche, perché Yakamoz ha temporaneamente sospeso le sue pubblicazioni.
La casa editrice sarda fa della lettura di manoscritti la sua principale occupazione, e leggere, in Contatti, «riceverete una risposta alla vostra proposta di pubblicazione anche in caso di esito negativo» desta meraviglia e automatica fiducia in un’attività che sa come relazionarsi al pubblico e ai lettori. E affida alle sue comunicazioni un valore umano oltre che economico.
L’accurata selezione di testi viene premiata con recensioni più che positive sulle opere pubblicate, come ben si può leggere in fondo alla presentazione di ciascuna. Si tratta di una novità che ricerca i suoi motivi d’integrazione nel sito in fattori quali completezza, professionalità nei confronti del lettore e/o utente: una serie di recensioni non possono che migliorare le capacità di giudizio e conoscenza riguardo ad un libro (naturalmente questa positività è compresente e ha senso solo di fronte ad uno sviluppato senso critico personale).
Inoltre, in Rassegna Stampa leggiamo delle più recenti recensioni e rassegne stampa, per l’appunto, dei testi ma in particolar modo riguardanti Aìsara come struttura e centro propulsore dell’editoria e della letteratura. Si passa da Sardegna Quotidiano a L’Unità.

L’importanza della carta e della comunità
Abbiamo parlato di ebook, ma Aìsara è presente anche su Twitter, Facebook e aNobii, e possiede un catalogo scaricabile in pdf. La casa editrice sarda, però, non dimentica il valore del cartaceo. Già nel presentarsi sottolinea il suo forte legame con i librai, e in Distribuzione elenca le sue catene di distribuzione in Italia e oltre: Spagna, Portogallo, Andorra (la vicinanza geografica conduce ad un’estensione culturale).
Infine, da sottolineare l’adesione di Aìsara a Liberos, una comunità di lettori sardi.
Data una probabile responsabilità civica nel tramandare per non dimenticare e dimenticarsi, i sardi più di altri sentono addosso il gusto del racconto. E infatti: «La Sardegna è l’isola delle storie: siamo figli di un antico racconto orale e quella voce ce la siamo portata dentro fino al giorno in cui è diventata parola scritta. Dai poeti improvvisatori all’ultimo dei romanzieri odierni, nella nostra terra chi sa raccontare bene è stato sempre accolto e ha trovato un orecchio attento e una mano piena di rispetto nel voltare le pagine.
«Essere un popolo per noi significa prima di tutto essere una comunità narrante e per questo amare i libri significa amare anche le persone che li leggono, quelle che li scrivono, quelle che li fanno bene e quelle che li rendono disponibili a tutti.
«Liberos nasce come espressione naturale di questa realtà di senso».
In un resoconto finale, Aìsara e poi Liberos sembrano volgersi alla propria terra e, sinergicamente, al resto del mondo: le storie da raccontare sono ovunque. Le problematiche da portare avanti sono infinite e non si limitano a semplicistici confini.
Da segnalare, se desiderosi di una sana amara risata, il video contro l’Editoria a pagamento (Eap), realizzato dalla casa editrice e disponibile su Youtube: Aìsara NO EAP (editoria a pagamento).

Francesca Ielpo

(direfarescrivere, anno VIII, n. 81, settembre 2012)
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