Voland edizioni: l’attenzione alle letterature slave punto di partenza per una ricerca senza confini
Best sellers e autori forti al fine di rinnovare un progetto editoriale basato sulla sperimentazione e la valorizzazione di culture diverse
di Paola Zagami
Il complesso mestiere dell’editore non avrebbe motivo di esistere senza un intento, una sorta di scintilla per cui dal semplice godere di una passione, quella per i libri, si giunge alla necessità di diffonderla non nelle “torri d’avorio” degli intellettuali, ma nel variegato quanto ostico mercato dei lettori-acquirenti.
Quando un serio progetto editoriale di diffusione non è marchio distintivo e concreto della casa editrice sin dal suo inizio, quest’ultima può dirsi sostanzialmente fallita, ridotta al rango di una qualsiasi impresa che prova a far soldi. In Italia, a fianco di simili esperimenti disastrosi si contano parecchie realtà medio-piccole che devono la propria sopravvivenza alla solidità e alla specificità del proprio progetto editoriale. Alcune pongono l’accento sulla rivisitazione del passato, talune sulla valorizzazione degli autori esordienti, altre ancora sulla specializzazione. E da non tralasciare sono le case editrici che si occupano attivamente di scrittori stranieri, i cui titoli vengono pubblicati in Italia. Questa ricerca avviene attraverso la lettura dei testi in lingua originale, segnalati proprio dai relativi editori esteri, o in sedi più ufficiali come ad esempio la Fiera del libro di Francoforte, luogo ideale per scambi di idee e di accordi tra professionisti dell’editoria di nazionalità diverse. Non è da tralasciare, inoltre, la complessa quanto appassionante attività di scouting, ovvero la ricerca ad ampio raggio di talenti letterari, spesso affidata a professionisti esterni alla casa editrice. Se questo screening va a buon fine, i testi approdano nel nostro Paese, ma non sempre e non necessariamente preceduti da un analogo successo riscosso in patria. In quel caso, il rischio di cadere nell’oblio è, anzi, anche maggiore perché troppe sono le variabili da considerare: dalla capacità di resa del testo da parte del traduttore a un’adeguata promozione fino al fondamentale incontro con il gusto dei lettori. Soddisfatte queste e altre condizioni spesso imprevedibili e casuali, invece, possono nascere dei best sellers e gli scrittori stranieri possono diventare autori di punta della casa editrice. Per fare solo qualche esempio, si pensi al caso della spagnola Alicia Giménez Bartlett, quest’anno anche finalista al Premio “Tropea”, lanciata da Sellerio con la serie dedicata all’ispettrice Petra Delicado, o a quello di Muriel Barbery che con E/O ha pubblicato tra gli altri il romanzo di grande successo L’eleganza del riccio.
Altro significativo esempio di sperimentazione con autori stranieri è rappresentato dalla romana Voland edizioni (link http://www.voland.it), fondata da Daniela Di Sora nel 1995. Nata con un peculiare interesse alle poco note letterature slave, la casa editrice non disdegna gli scrittori italiani, anche esordienti, come lo sceneggiatore di cinema e televisione Fabio Borrelli che si cimenta nella narrativa con Il ponte degli italiani, o la giornalista Anna Vinci presente nel catalogo con Marta dei vocabolari e Restituita dal porto .
Specchio fedele del suo progetto editoriale della Voland è il sito web, gradevole nella veste grafica e ben organizzato nell’articolazione dei contenuti.
Notizie, iniziative e soprattutto libri
Sulla variopinta Home Page spicca in alto il logo della casa editrice con il logo che si rifà al diabolico Signore delle tenebre presente nel romanzo di Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita.
Il centro della pagina è occupato da tre distinte colonne dedicate rispettivamente alle Novità, alle Iniziative e alle Notizie. Lo spazio riservato alle Notizie anticipa le prossime uscite in libreria e le campagne di vendita speciali; di peculiare interesse risultano le Iniziative: infatti, in questo spazio si informano i lettori circa eventi e manifestazioni come letture o Workshop cui gli autori della Voland prendono parte, e si rendono noti anche i dettagli di concorsi letterari organizzati dalla casa editrice stessa, come quelli dedicati alla scrittrice belga Amélie Nothomb.
Non mancano nella parte sinistra della Home il tradizionale link per effettuare gli acquisti on line e il form di ricerca all’interno del sito, preceduti dal menu principale sul quale è opportuno soffermarsi analizzando ogni singola voce. Casa editrice è la vera e propria dichiarazione di intenti di Voland edizioni. A una breve spiegazione circa la scelta del nome, segue un veloce excursus della sua attività dal 1995 a oggi, coronata nel 1999 con il conferimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri del Premio alla cultura «per la pregevole attività svolta nel campo editoriale» e nel 2003 con il Premio del Ministero per i Beni e le Attività culturali «per aver svolto attraverso la pubblicazione di traduzioni di elevato profilo un importante ruolo di mediazione culturale». In questa pagina i quindici anni di Voland sono ricostruiti attraverso i testi più emblematici e gli autori più rappresentativi, spesso totalmente sconosciuti in Italia. Ricorrono con forza scrittori di area slava − bulgari, romeni e russi soprattutto − senza rinunciare a un significativo spazio dedicato a scrittori europei e non solo, tutti accomunati dall’anticonformismo nella scrittura o nelle tematiche. Catalogo raggruppa i testi per titolo, con la possibilità di ricerca in ordine alfabetico, per leggerne le relative schede corredate di immagini di copertina, sinossi, codice Isbn, prezzo, data di pubblicazione. I libri sono tutti immediatamente acquistabili. Autori propone il catalogo ordinato per ogni singolo autore, cui corrisponde una pagina con l’elenco delle opere, per approfondirne i dettagli, preceduto da una breve nota biografica. Collane sintetizza al meglio l’anima del catalogo Voland, organizzato per collane anticonvenzionali che più che al genere (eccetto il Teatro e ilFuori collana) si distinguono per i differenti punti di vista o le tematiche affrontate. Amazzoni raccoglie titoli esclusivamente al femminile, con temi propri del mondo della donna che spaziano dall’amore, alla politica passando anche per la maternità (Amore e altri racconti di Anna Potoczek, Di sesso femminile di Karine Tuil,Per Caso ho ucciso la Noia (e mi hanno condannato a morirne) di Geraldina Colotti). Confini racchiude i racconti di viaggio, odierni o datati, con peculiari opere semisconosciute di autori importanti (America di Vladimir Majakovskij, Dall’Italia. Autobiografia attraverso le lettere di Nikolaj Gogol’, Lisboa. Quello che il turista deve vedere di Fernando Pessoa, Originalità russa di masse distanze radiocuori di Filippo Tommaso Marinetti). Sempre di viaggi, soprattutto interiori, si occupa Intrecci, in cui prevalgono romanzi dalla struttura narrativa più complessa e trovano notevole spazio anche gli scrittori italiani (Belin, l’impostura di Daniele Morante e L’acqua non ha memoria di Francesco Campora). La passione per gli autori slavi si concretizza in Sìrin, nutritissima collana con autori contemporanei, e in Sìrin classica, dedicata a importanti autori russi tradotti da scrittori italiani, che per ora vanta un unico titolo, Chadži-Murat di Lev Tolstoj, tradotto da Paolo Nori. Interessanti risultano infine i testi di Finestre, con saggi che si occupano di svariati argomenti come la cucina o la storia, con un taglio più anticonformista, spesso ironico. Rassegna stampa raccoglie gli articoli giornalistici riguardanti alcune pubblicazioni di Voland, che al momento sono quelle di Djian Philippe e Hamon Renée.
Autori stranieri affermati e scrittori italiani esordienti
La volontà di ricerca e sperimentazione soprattutto nelle letterature straniere ha premiato la casa editrice. Infatti, un successo notevole, frutto proprio di questa tendenza, è rappresentato senza dubbio dalla succitata Amélie Nothomb, autrice di Igiene dell’assassino, best seller nel 1992 in Francia. Da quel momento tutti i suoi romanzi sono stati un trionfo, esportati felicemente in Italia proprio da Voland. Che la scrittrice sia una delle colonne portanti del catalogo risulta evidente non solo dal numero di copie vendute, ma dal fiorire di iniziative a lei legate, tutte segnalate nella Home Page. Infatti, oltre al link al sito dedicato all’autrice e curato da Voland (http://www.amelienothomb.com/), si rendono noti l’uscita della versione ebook dei suoi titoli, acquistabili da metà luglio cliccando sul link specifico ( http://www.bookrepublic.it/search/?keywords=voland&x=0&y=0), l’omaggio di un taccuino con le sue frasi e soprattutto due concorsi riservati ai “nothombiani”: il primo consiste nel catturare curiose immagini che abbiano come protagonista un libro; il secondo richiede un racconto breve che abbia come protagonista proprio Amélie Nothomb. Facile immaginare che i premi in palio consistano in libri Voland, un modo intelligente per far conoscere il resto del catalogo agli aficionados della scrittrice belga.
E, in effetti, per chi voglia immergersi in letture meno scontate, Voland offre notevole scelta anche con autori italiani non ancora conosciuti al grande pubblico, eccetto la punta di diamante rappresentata da Ugo Riccarelli, Premio “Strega” nel 2004 con Il dolore perfetto (Mondadori) e presente nel catalogo della Voland con Diletto.
Paola Zagami
(direfarescrivere, anno VI, n. 57, settembre 2010)