Grazie all’impegno della Regione Calabria, le case editrici calabresi hanno avuto la possibilità di partecipare, gratuitamente, alla XIX edizione della Fiera del Libro di Napoli, “Galassia Gutenberg”. Ciò è stato possibile anche grazie al Sistema bibliotecario vibonese che, nella sua veste di responsabile culturale della manifestazione, ha poi affidato la parte operativa della gestione dell’evento all’agenzia di servizi editoriali Bottega editoriale.
L’esperienza ha superato le aspettative, l’editoria calabrese ha riscontrato una straordinaria accoglienza da parte del pubblico intervenuto.
Il vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo, ne ha ben sintetizzato i risultati: «Siamo molto soddisfatti del successo dell’iniziativa che abbiamo promosso come Regione, dando la possibilità agli editori calabresi di porre su una “vetrina” nazionale le proprie produzioni. Ma l’aspetto decisamente più importante di questo progetto è stato rappresentato dalla coesione posta in essere dai vari editori, che aderendo alla proposta regionale hanno acconsentito a mettersi in “rete”, realizzando una sana “concorrenza” tra loro. È stato così possibile veicolare su un importante mercato culturale quanto di meglio la Calabria riesce a produrre in termini di autori come in termini di argomenti. Tutto ciò dimostra come la Calabria sappia essere produttiva e propositiva, e come la nostra regione riesca a esportare cultura quando le occasioni giuste si presentano. Perciò ritengo che progetti simili debbano ripetersi e la nostra attenzione è già proiettata al Salone internazionale del libro di Torino dove progettiamo di attuare un’analoga azione».
A fare gli onori di casa, in prima linea – nei rispettivi ruoli – e con l’entusiasmo culturale che da sempre li connota, il dirigente di settore della Regione Calabria, Giacinto Gaetano, il direttore del Sistema bibliotecario vibonese Gilberto Floriani, e l’amministratore di Bottega editoriale, Fulvio Mazza.
E grazie ad una gestione attenta ed attiva, la produzione calabrese, ha potuto avere ampia visibilità, questo anche per merito di una strategica scelta logistica (lo stand era nell’area d’ingresso della manifestazione).
L’entusiasmo degli intervenuti
Da sottolineare innanzitutto la grande affluenza di pubblico, che ha dimostrato grande interesse per la produzione libraria della Calabria, riscontrabile anche nel successo ottenuto da molti titoli. I testi che maggiormente hanno incontrato il favore dei visitatori sono stati quelli che trattano argomenti sociali, dalle analisi sociologiche della criminalità organizzata ai temi psicologici e di introspezione che hanno letteralmente catalizzato l’attenzione.
Molto richiesti i volumi dedicati ai più piccoli, dalle favole ai libri illustrati, anche perché numerosa è stata la presenza proprio dei bambini in Fiera, grazie alle visite guidate organizzate dalle scuole.
Ma va riconosciuto che si sono difesi bene un po’ tutti i temi proposti dai libri degli editori calabresi, dalla storia dell’arte alla narrativa.
Tra i visitatori di “spicco” è da annoverare la presenza del sindaco della città partenopea: Rosa Russo Jervolino. Certamente sorpresa dalla posizione “privilegiata” dello stand calabrese – quasi un posto d’onore – il primo cittadino si è detta contenta, felicitandosi con il citato dirigente regionale Giacinto Gaetano di questa postazione e “battezzando” la Regione Calabria consorella della Regione Campania.
Lo spazio espositivo regionale inoltre è stato tappa anche di altri e non pochi personaggi di calibro. La sequenza inizia con il filosofo Gianni Vattimo, il quale, ha raccontato delle sue origini calabresi e ha sottolineato come il dibattito intellettuale e sociale sia più attivo nel Mezzogiorno d’Italia che nel Settentrione. Hanno osservato con interesse la produzione calabrese anche i sociologi Paolo Jedlowski e Renate Siebert, entrambi entusiasti di ritrovare la “loro regione d’adozione” in una “vetrina” di promozione culturale importante come “Galassia Gutenberg”. E ancora: l’illustre costituzionalista Stefano Rodotà; il fine bibliotecario Mauro Giancaspro, direttore della Biblioteca nazionale di Napoli e primo direttore, negli anni Ottanta-Novanta, della Biblioteca nazionale di Cosenza; gli studenti del Liceo “Pitagora” di Rende, che si sono espressi in toni molto entusiastici sul palinsesto messo su dalla Fiera per le scuole superiori.
Anche la stampa calabrese ha riscontrato con piacere la positività di questa esperienza.
Le case editrici e le iniziative culturali
Come si evince dalla dichiarazione del vicepresidente Cersosimo, il risultato più importante dell’evento, che ha contribuito al successo dell’editoria regionale nel suo complesso, è stata l’adesione e la cooperazione della maggior parte degli editori. Hanno partecipato, infatti: Città del Sole edizioni, Csa editrice, D’Ettoris Editori, Edizioni Memoria, Edizioni Periferia, Kaleidon, Klipper edizioni, La Mongolfiera Editrice Alternativa, Laruffa editore, Leonida, Luigi Pellegrini editore, Nuova Editoriale Bios, Qualecultura, Settecolori.
Anche le iniziative culturali sono state tante e accurate, caratterizzando la presenza calabrese a Napoli non come mera “vetrina”, ma come operazione di promozione concreta ed efficace.
Il primo giorno, venerdì 28 marzo, si è tenuta la manifestazione “Nicola Misasi: Napoli e altrove”, durante la quale sono stati presentati due testi delle Edizioni Periferia: Il brigante è stato ucciso. La letteratura di Nicola Misasi fra tradizione e consumo di Maria Fontana Ardito e La vendetta narrativa di Nicola Misasi di Domenico Marino. Sono intervenuti, oltre agli autori, Dante Della Terza, Sebastiano Martelli e Pasquale Falco per ricordare la figura di questo narratore romantico e militante. L’opera di Nicola Misasi prende spunto dalla drammatica situazione calabrese successiva al Risorgimento e arriva a riconoscere nel brigantaggio la risposta inevitabile di un popolo troppo fiero per non ribellarsi alla prepotenza degli invasori, all’ingordigia dei nuovi signori. «Dove erano i nostri rappresentanti allorché il Parlamento votò questa o quella legge, la costruzione di quella o questa ferrovia per favorire il Settentrione ai danni del Mezzogiorno di Italia, dove erano i nostri deputati, dove i nostri Senatori? Eran lì, forti di numero, ma fiacchi di animo, se non tardi di intelletto, incuranti o dimentichi dei sacri interessi che eran chiamati a sostenere. (…) Perché pigliarcela dunque col Governo che favorisce i Lombardi, che predilige i Piemontesi, che si fa imporre dai Veneti e via via con simili piagnistei da eunuchi?».
Sabato 29 marzo è stato presentato il testo edito da Città Calabria edizioni: La fabbrica di cellulosa e la Villa Fabbricotti di Serra San Bruno (1892-1928) di Brunello De Stefano Manno e Stefania Pisani. Sono convenuti il già citato dirigente dell’Assessorato alla Cultura, Giacinto Gaetano; il docente di Storia di Architettura e Restauro della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli, Alfredo Buccaro che ha messo in evidenza il rigore scientifico dell’opera; Gilberto Floriani e gli autori. Il testo presentato mette in luce un problema attualissimo quale il recupero dei rifiuti industriali, evidenziando come in Calabria – con 120 anni di anticipo – una piccola fabbrica sia riuscita già nell’intento di produrre energia dalle biomasse.
Domenica 30 marzo, nella terza giornata della Fiera partenopea, e nel prosieguo della ricca serie di iniziative culturali promosse dalla Regione Calabria, si è tenuta la manifestazione “Diversi stili in Campania” in cui sono stati presentati tre testi della Csa editrice: Il volto dell'Angelo di Carlo Napolitano, Ovunque al mio sguardo solo materia in movimenti innaturali e rumorosi di Filippo Pio e Ritorno Andando di Alessandra Galdiero. Sono intervenuti oltre agli autori sopra citati, Enzo Cappiello, Maria Lucia Ivone e l’editore Alessandro Labonia. Quest’ultimo, che ha fatto da moderatore all’evento, ha inizialmente spiegato l’intento di questo incontro – che riunisce tre autori molti diversi tra loro per stile narrativo e genere letterario – che è essenzialmente quello di sottolineare la poliedricità dell’animo campano. Carlo Napolitano ha spiegato il contenuto del suo romanzo, una romantica storia d’amore ai confini della realtà, che racconta l’incontro del professore di liceo Stefano Melandri con una misteriosa “donna-angelo” che cambierà la sua vita per sempre. L'angelo evocato nel titolo del libro è una figura centrale delle tradizioni esoteriche e mistiche. Filippo Pio ha narrato uno dei racconti psicologici che compongono la sua raccolta e Alessandra Galdiero ha letto un brano del suo volume. È seguito poi un vivace dibattito che ha molto interessato il pubblico intervenuto.
Ha suscitato ammirazione e interesse anche il Premio “Tropea”, che, sotto l’attenta regia del presidente Pasqualino Pandullo, vede tutti i sindaci calabresi protagonisti di una campagna finalizzata a diffondere la pratica della lettura, proprio nella regione italiana indicata con i più bassi indici di propensione alla stessa. Una manifestazione in grado di perseguire una serie di obiettivi, quello socioculturale di promuovere l’amore per la lettura, in una Calabria che spesso associa la sua immagine a ben diversi e disgregativi fenomeni, e quello turistico, poiché dall’evento culturale, occasione per tanti di scoperta di un luogo, scaturisce spesso una promozione turistica qualificata e qualificante.
“Galassia Gutenberg” è stata, dunque, l’occasione d’incontro fra pubblico e intellettuali, ma soprattutto è stata l’opportunità per far conoscere una Calabria impegnata, che della cultura fa (e continuerà a fare) uno strumento di sviluppo.
Rossella Bufano
(Articolo tratto da www.bottegascriptamanent.it aprile 2008)
(direfarescrivere, anno IV, n. 29, maggio 2008)
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