I podcast sono delle registrazioni di durata variabile che vengono caricate su specifiche piattaforme, al pari, per esempio, di un video su YouTube o di un post su Facebook.
Non solo: risulta essere uno dei nuovi matrimonio fra l’informatica e l’editoria poiché aiutano i lettori, soprattutto quelli meno forti, a pubblicare e, in particolare, a diffondere i contenuti del proprio contributo.
Essendo a tutti gli effetti un file audio inserito su specifiche piattaforme, soltanto chi visiterà questi spazi potrà avere la possibilità di incontrare il contributo. È ovvio che, nel mare magnum delle pubblicazioni è necessario compiere specifiche ricerche prima di giungere ad ascoltare il podcast di riferimento.
Di sicuro, il podcast è uno dei fenomeni più significativi dell’era digitale. Nato all’inizio degli anni 2000 con l’avvento di lettori Mp3 e software di distribuzione come iTunes, il podcast si è rapidamente evoluto grazie alla crescita di piattaforme di streaming e alla diffusione degli smartphone. Il termine podcast è una fusione di iPod e broadcast e indica contenuti audio digitali fruibili on-demand.
Inizialmente, il formato era utilizzato principalmente per talk show e programmi radiofonici, ma nel tempo si è diversificato, includendo narrazioni seriali, interviste e approfondimenti tematici.
Grazie alla sua accessibilità e flessibilità, il podcast ha conquistato un pubblico globale, offrendo la possibilità di ascoltare contenuti personalizzati ovunque e in qualsiasi momento. Negli ultimi anni, si è affermato come uno strumento potente per condividere storie, educare e intrattenere. Ed è proprio in questo contesto che si colloca il podcast editoriale, una delle declinazioni più interessanti e specifiche del formato.
Le origini del podcast editoriale
Il podcast editoriale nasce come evoluzione naturale del mondo dell’editoria, unendo l’arte della narrazione al potere della tecnologia digitale. Già nei primi anni 2000, con l’avvento dei primi podcast, si cominciavano a intravedere le potenzialità di questo formato per raccontare storie in modo coinvolgente. Tuttavia, è stato solo con la diffusione capillare di piattaforme come Spotify, Apple podcasts e Audible che il podcast editoriale ha preso realmente piede.
Secondo i dati forniti da Edison research, nel 2024 il 43% degli utenti statunitensi sopra i 12 anni ha ascoltato almeno un podcast al mese, e una fetta significativa di questi contenuti riguarda il mondo editoriale. Gli editori hanno colto questa opportunità per avvicinare un pubblico giovane e digitale, spesso distante dai canali tradizionali come la stampa.
A chi si rivolge il podcast editoriale?
Il podcast editoriale ha un pubblico ampio e diversificato, ma è particolarmente apprezzato da: coloro i quali vogliono approfondire i temi trattati nei libri o scoprire nuove opere attraverso interviste con autori e recensioni, quindi lettori appassionati; da editori, agenti letterari, traduttori e aspiranti scrittori che cercano ispirazione e aggiornamenti sulle tendenze del mercato editoriale, i professionisti del settore; dai Millennials e Gen Z, attratti dalla possibilità di fruire contenuti in modo flessibile e interattivo; quindi, giovani ascoltatori; da da persone interessate a tematiche culturali più ampie, come storia, filosofia e attualità.
Uno studio condotto da Nielsen nel 2023 ha evidenziato come il 62% degli ascoltatori di podcast editoriali appartenga alla fascia d'età tra i 25 e i 44 anni, un target cruciale per gli editori che desiderano intercettare lettori giovani e dinamici.
Format e struttura dei podcast editoriali
Il podcast editoriale si distingue per la varietà dei format, che consentono di adattare i contenuti alle esigenze del pubblico.
Tra i più diffusi troviamo le interviste con gli autori: è uno dei format più amati, in cui scrittori condividono il dietro le quinte della creazione dei loro libri. Un esempio che è Serial storytelling, narrazioni suddivise in episodi, che permettono di esplorare storie complesse in modo dettagliato. Non mancano le guide per scrittori e professionisti: Episodi dedicati al self-publishing, alle tecniche di scrittura e alle strategie di promozione.
Un esempio emblematico è il podcast The Writer Files, che combina interviste con autori di successo e consigli pratici per aspiranti scrittori.
I podcast editoriali più diffusi
Nel panorama internazionale e italiano, alcuni podcast editoriali hanno raggiunto una popolarità straordinaria. Tra i più noti troviamo Between the Covers, un podcast americano che esplora il mondo della narrativa contemporanea attraverso interviste con autori di fama mondiale.
È possibile citare inoltre Lo Scaffale, un progetto italiano dedicato ai libri, con episodi disponibili su Spotify, Amazon Music e Spreaker. Il podcast si distingue per la qualità delle interviste e la varietà dei temi trattati.
Altro esempio è Bookclub di Bbc sounds, un classico per gli amanti della lettura, che ospita conversazioni approfondite con autori di bestseller.
Ancora, è proficuo far cenno a The Guardian Books Podcast: Ideale per chi desidera una panoramica sulle novità editoriali internazionali.
Secondo i dati statistici, il mercato dei podcast ha generato 2,1 miliardi di dollari di ricavi nel 2023, e il segmento editoriale rappresenta una parte significativa di questo successo, grazie alla capacità di creare comunità attive e fedeli.
I benefici del podcast editoriale
I podcast editoriali offrono vantaggi sia per gli ascoltatori che per gli editori. Da un lato, permettono agli autori di raggiungere un pubblico globale, promuovendo i loro libri in modo autentico e diretto. Dall'altro, gli ascoltatori possono scoprire nuove opere e approfondire la propria comprensione dei temi trattati nei libri.
Inoltre, il formato audio è particolarmente adatto per chi desidera ottimizzare il proprio tempo: secondo un report di Pwc, il 55% degli ascoltatori fruisce di podcast mentre svolge altre attività, come guidare o fare sport.
Il futuro del podcast editoriale
Con l’avanzare della tecnologia e l’evoluzione delle abitudini di consumo, il podcast editoriale è destinato a crescere ulteriormente. Tra le tendenze emergenti troviamo:
• L’uso dell’intelligenza artificiale: Per migliorare la qualità dell’audio, generare trascrizioni automatiche e personalizzare l’esperienza di ascolto.
• Collaborazioni crossmediali: Progetti che uniscono podcast, ebook e contenuti video per offrire un’esperienza immersiva.
• Espansione nei mercati emergenti: In particolare in Asia e America Latina, dove l’uso degli smartphone è in rapida crescita.
In conclusione, il podcast editoriale rappresenta una delle numerose innovazioni più significative nel panorama culturale contemporaneo. Grazie alla sua capacità di coniugare narrazione, tecnologia e connessione umana, potrà continuare a svolgere un ruolo nell’editoria del futuro.
Ivana Ferraro
(direfarescrivere, anno XXI, n. 229, marzo 2025)
|