Anno XX, n. 220
maggio 2024
 
Questioni di editoria
Metamorfosi: luogo
a difesa della cultura
L’inversione di rotta di Derla:
dal lavoro in banca alla libreria
di Alessandra De Santis
Ci sono poche passioni in grado di accompagnarci per tutta la nostra esistenza e, se si dovesse chiedere a ogni lettore del proprio legame col mondo dei libri, nonostante le risposte potrebbero risultare distanti tra loro, una cosa li accomunerebbe: non si può smettere di amare la lettura. Ancora più complicata e profonda diviene tale relazione quando ci si rende conto che non si tratta solo di un hobby, ma dell’essenza della propria vita.
Così è accaduto per Isabella Margherita Derla, laureata in Economia e Commercio e impiegata in banca per anni, che ha deciso di seguire il proprio istinto e aprire, a cinquantaquattro anni, la Libreria Metamorfosi a Sondrio. Scelta coraggiosa non solo per l’inversione di carriera, ma anche per la situazione di crisi che sta vivendo il commercio in Italia: a Sondrio, infatti, negli ultimi dieci anni hanno chiuso cinquanta attività, pari circa al 12% delle imprese commerciali del posto. Tuttavia, non lasciandosi scoraggiare da previsioni pessimistiche, Isabella ha dato vita alla sua libreria con spirito di iniziativa e passione.

Le metamorfosi come cambio di rotta
Quando in un’intervista le viene chiesto di parlare della sua storia, il nome che ha scelto per la sua attività risulta indicativo non solo dell’eredità della grande letteratura, alludendo sia alle mitiche Metamorfosi di Ovidio che a quella di Kafka, ma anche del suo percorso di vita.
Isabella sottolinea, infatti, di aver ponderato a lungo con la figlia, appassionata classicista, il modo giusto di chiamare la libreria, per rendere omaggio non solo alla scrittura, ma anche al cambiamento che la lettura produce in ognuno di noi, ma che nel compiere questa decisione si sia resa conto di quanto fosse emblematico pure per il cambio di carriera che stava compiendo dopo anni in cui aveva messo da parte le proprie vere inclinazioni per lavorare in un campo a cui non apparteneva.
La Libreria Metamorfosi, dunque, rappresenta un processo personale della sua fondatrice che mira a guidare nuovi e vecchi lettori attraverso il labirinto della letteratura di qualità, soprattutto in un periodo in cui molte librerie indipendenti si trovano a dover cessare la propria attività a causa della crisi economica. Tuttavia, Isabella ritiene che, soprattutto nel clima post-pandemico che stiamo vivendo, si avverte il bisogno di recuperare una dimensione di vita più umana e meno virtuale, e che una libreria rappresenti «uno spazio dove circolano liberamente pensieri e storie, dove ci si incontra e ci si arricchisce con momenti di condivisione e ascolto» [1].

Un rifugio dal caos del mondo
In uno spazio piccolo e accogliente, caratterizzato da un arredamento vintage corredato da tavoli rustici, la Libreria Metamorfosi rappresenta una piccola oasi di pace e tranquillità. Con la sua passione non solo per la lettura, ma anche per la psicologia, la libraia è in grado di entrare in sintonia con i propri clienti per carpirne esigenze e desideri, in modo da riuscire a suggerire la giusta lettura per ognuno. Il catalogo, molto curato, offre letture più ricercate e meno comuni rispetto alle altre librerie della città, fattore molto apprezzato dai frequentatori del locale. Infatti, l’apertura dello spazio è stata accolta con grande entusiasmo dai cittadini e dalle istituzioni locali. Il legame con il territorio, dunque, risulta molto importante, motivo per cui Isabella, con l’intento di programmare degli incontri con degli autori, ha preferito partire dagli scrittori legati alla sua regione. Inoltre, progetta di attivare momenti di formazione con una psicologa legati alle letture per bambini, per supportare le famiglie nel discutere di temi difficili quali il lutto o la malattia, veri tabù dell’età infantile nella nostra società.

Il lettore: destinatario e partecipante attivo del progetto
Ruolo fondamentale nel progetto della Libreria Metamorfosi è quello svolto dai lettori come partecipanti attivi. Isabella, infatti, ha deciso di avviare anche un circolo letterario, in cui vengono discussi i titoli da assegnare per il mese a seconda delle preferenze dei lettori stessi. Il primo incontro ha raggiunto un numero cospicuo di partecipanti provenienti da fasce anagrafiche differenti e in maggioranza donne. L’entusiasmo che ha caratterizzato l’evento ha portato alla proposta di addirittura tre testi, tanto era l’interesse suscitato.
Con la sua nuova esperienza, la libraia vuole invogliare i giovani a lanciarsi nel mondo delle librerie indipendenti, non solo perché c’è un costante bisogno di nuove iniziative, ma anche perché i giovani, essendo pieni di energie, possono portare sul mercato idee innovative grazie alle loro capacità trasversali, oltre alla loro possibilità di utilizzare in modo sempre più particolarizzato e innovativo molteplici strumenti di comunicazione odierni.

L’insaziabile sete di sapere dell’uomo
Le lezioni che ci insegna questa intraprendente libraia sono, dunque, che non c’è un limite di età per raggiungere i propri obiettivi e che non bisogna abbandonare i propri sogni, nonostante le avversità che si possono incontrare. Pertanto, sebbene lo stato dell’economia non sia dei migliori, più giovani dovrebbero trovare la spinta per entrare nella dimensione libraria in costante metamorfosi.
La letteratura non cesserà mai di far parte della vita delle persone perché rappresenta la base della nostra cultura oltre che una passione inestinguibile. L’essere umano non sazierà mai la sua sete di sapere, così come ci sarà sempre bisogno di più libri per aiutarci a comprendere il nostro mondo in continua evoluzione.
In conclusione, per quanto il numero di lettori nel nostro paese possa diminuire di anno in anno, persisterà comunque quella piccola nicchia di resistenza a guardia del mondo dell’editoria e delle librerie, armata di forte passione per la lettura e bisogno di conoscenza.

Alessandra De Santis

[1] https://www.linkedin.com/pulse/dalla-banca-alla-libreria-storia-di-una-emozionante-viviana-damiano?originalSubdomain=it.

(direfarescrivere, anno XIX, n. 208, maggio 2023)
 
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