Anno XX, n. 225
novembre 2024
 
Questioni di editoria
Scuola di Redattore:
fu il punto di inizio
Intervista ad Annarita Calaudi
direttrice di Genesis Publishing
di Gabriella Zullo
Noi di Bottega editoriale siamo dei nostalgici: tra le tante edizioni della Scuola di Redattore di Casa editrice e gli stage che abbiamo organizzato, dalle nostre sedi sono passati tanti ragazzi. Qualcuno è rimasto con noi, qualcun altro ha intrapreso altre strade.
Siamo andati alla ricerca dei nostri ex corsisti e/o ex stagisti, scoprendo con grande soddisfazione che molti di loro sono riusciti a ritagliarsi uno spazio all’interno della realtà editoriale. Così abbiamo deciso di raccogliere le loro testimonianze. Direfarescrivere si occuperà di portare alla luce i loro percorsi.
Una prima “puntata” è stata quella dell’agosto 2016 quando per la rubrica In primo piano abbiamo intervistato due nostre ex corsiste/stagiste: Cecilia Rutigliano, ideatrice e direttrice dell’agenzia letteraria Edillia e Maristella Occhionero, fondatrice e direttrice editoriale de La Ruota Edizioni (articolo completo al link: http://www.bottegaeditoriale.it/primopiano.asp?id=194).
Adesso vi lasciamo all’intervista di Gabriella Zullo ad Annarita Calaudi, ex corsista di Bottega editoriale e oggi direttrice editoriale di Genesis Publishing, che ci racconta la sua esperienza e la spinta professionale della nostra agenzia.

Bottega editoriale


Ieri… Partiamo dalla tua esperienza al Corso di Redattore di Casa editrice. Raccontaci quanto ha inciso sulla tua formazione e sulle tue scelte professionali conoscere la realtà di Bottega editoriale.
Anzitutto sono venuta a conoscenza del corso tramite Internet e mi ero da poco iscritta al primo anno di università: ero una matricola in Storia, ma da sempre sono stata un’appassionata divoratrice di libri! Ecco perché, pur non essendoci affinità tra il mondo dell’editoria e i miei studi, né avendo alcuna esperienza in campo, mi sono decisa a inviare la domanda d’iscrizione per partecipare al corso. Sentivo che dovevo provarci e con il senno di poi posso dire che ho fatto la scelta giusta, perché di fatto ha cambiato il mio futuro. È stato un bel sacrificio partecipare alle lezioni, anche se ne è valsa la pena, perché abitavo a Reggio Calabria, a due ore dalla sede di Rende (all’epoca non c’erano gli attuali collegamenti Skype). Comunque ad oggi posso dire che è stata un’illuminazione: all’inizio non mi sfiorava neanche il pensiero che sarebbe potuto diventare il mio futuro!

Oggi… Sei la direttrice editoriale di Genesis Publishing. Com’è iniziata questa avventura?
Dopo l’esperienza con Bottega, ho iniziato a lavorare per un’associazione no profit italiana per seguire dei progetti editoriali. Successivamente mi è stato proposto di aprire una casa editrice e – tra un trasferimento di sede e l’altro, prima nei Balcani e poi nell’isola di Rodi, dove siamo attualmente – ho preso interamente il marchio mantenendo il nome, Genesis appunto, che era stato dato fin dall’inizio. La casa editrice, così com’è, è giovane: a ottobre compirà tre anni.

Che cosa vuol dire e come funziona una casa editrice che pubblica on line?
È molto semplice: pubblichiamo libri in formato digitale, in parole povere, siamo specializzati nella realizzazione di ebook nei tre formati più diffusi, ovvero epub, mobi e pdf. Di certo siamo al passo con i tempi e con le nuove tendenze dei lettori che sempre più preferiscono questa opzione: anzitutto costa meno; e poi i supporti materiali come tablet o i-Pad pesano poco, facendo ottimizzare gli spazi che normalmente occuperebbero i libri.
Comunque ogni pubblicazione è un salto nel buio, anche perché, ci tengo a precisarlo, una casa editrice on line come la nostra non è a pagamento: offriamo agli autori una revisione gratuita eseguita da tre editor e poi gestiamo tutto tramite Internet dall’invio dei contratti via Pec, al re-invio da parte dell’autore con la firma digitale. Anche la promozione dei libri avviene attraverso Internet: il nostro “pacchetto” comprende, per ogni nuova uscita, promotional card (banner pubblicitari su alcuni siti), pubblicità su piattaforme social come Facebook, Instagram e Twitter; utilizziamo poi anche un canale Youtube realizzando dei video di presentazione.

Ma in questo modo a quale target vi rivolgete? Non rischiate di escludere la fetta degli “over” che, non avendo dimestichezza con gli strumenti digitali, sono ancora lettori “vecchia scuola”, di quelli che amano sfogliare e sentire il profumo della carta?
Indubbiamente abbiamo fatto una scelta ben precisa e, come logica conseguenza, confermo quanto detto. Io sarei una di quelle lettrici “vecchio stile”, anche se mi sono dovuta misurare – anzi, dobbiamo misurarci – con i tempi che corrono e soprattutto con i cambiamenti in atto. Aggiungo con grande soddisfazione che dalla scorsa estate abbiamo deciso di dare la possibilità agli autori di toccare con mano la loro creatura e quindi di stampare su richiesta dei lettori che prenotano la copia cartacea sui siti di distribuzione. Senza il print on demand per noi sarebbe impossibile stampare: sarebbe troppo dispendioso. Basti pensare a quello che è necessario: ci vorrebbero almeno una tipografia, dei distributori e un magazzino. Abbiamo raggiunto un buon compromesso tra quello che pretende la maggior parte del mercato e quello che richiede, ormai, una parte sempre più esigua di lettori. A conti fatti, a breve, tutte le opere presenti nel nostro catalogo saranno disponibili anche in formato cartaceo.

Raccontaci dello staff che lavora per Genesis.
Siamo un team giovane e, da una parte, giochiamo anche in casa perché mia sorella segue il lavoro di traduzione dei testi. Dopo una ricerca sul web, ci siamo decisi, recentemente, ad attivare un servizio come questo che si occupa di traduzioni in inglese e spagnolo. È un settore che sta andando bene e sul quale abbiamo voluto e vogliamo investire perché ci proietta al di fuori della singola realtà nazionale – lavoriamo per lo più con l’Italia, si intende! –e ci dà quel sapore di cultura cosmopolita che non guasta, anzi, oltre a essere un valore aggiunto, forse è difficile per la cultura odierna farne a meno. Ad esempio, una delle ultime pubblicazioni edita in spagnolo è Zafra y la Candela di José López Del Pino, un romanzo avvincente. Che posso dirvi? Leggetelo!

Qual è la tua filosofia editoriale e quale messaggio vuoi trasmettere attraverso le vostre attività?
In una parola, la mission di Genesis è la Conoscenza. Credo che oggi comunicare sia sempre più difficile e di conseguenza anche la diffusione della cultura ne sta risentendo. Vogliamo e dobbiamo cercare con tutti i mezzi che abbiamo di comunicare il più possibile e superare i confini naturali e non, per esportare il patrimonio di conoscenze anche all’estero. In questa idea, alla base della nostra attività, si inseriscono appunto le possibilità per gli autori di tradurre i loro testi e, in generale, il fatto che sul web le informazioni circolano più velocemente abbattendo le distanze spazio-temporali. Ora ci siamo trasferiti a Rodi, ma anche quando la nostra sede era in Italia comunque collaboravamo con editor spagnoli, messicani, inglesi e con piattaforme con le quali possiamo vendere in tutto il mondo come Amazon, Ibs o Cobo.

Tu che hai già tagliato qualche traguardo, da professionista come vedi il mondo editoriale? Ci sono occasioni lavorative o è un mercato in crisi?
L’opinione che si è fatta strada ultimamente è che in tempi di crisi “si scrive tanto, ma si legge poco”: non c'è convinzione più vera di questa. Proprio per questo credo che occasioni per lavorare in questo settore ce ne siano: noi, ad esempio, riceviamo in media 2/3 opere al giorno da valutare e continuano ad arrivarci dattiloscritti dall’Italia e dall’estero sempre di ampio respiro.

C’è qualche consiglio che vorresti dare ai giovani che si avvicinano a questo mondo? Qualche suggerimento per i futuri corsisti?
Chi ha un sogno deve provarci e non bisogna mai perdersi d’animo alle prime porte chiuse. Anche perché è un lavoro che, in maniera particolare e più di altri mestieri, richiede una forte passione. A ogni pubblicazione si corre un rischio e le scelte dipendono da noi. È un lavoro che, se fatto con amore e dedizione, può dare tante soddisfazioni. Pensate al mio caso: è stato proprio grazie a Bottega editoriale che, dopo la laurea, ho scelto una magistrale in Scienze dell’editoria. Prima del Corso di Redattore le mie conoscenze in materia editoriale erano pressoché nulle. È qui, grazie a tutto lo staff, e in particolare al direttore Fulvio Mazza, che ho appreso i primi rudimenti! Li ringrazierò sempre per questa opportunità e ammetto che ancora oggi uso i metodi di revisione e le preziose tecniche professionali imparate durante le lezioni. È stato davvero utilissimo oltre che rivelatore per il mio futuro.

Gabriella Zullo

(direfarescrivere, anno XII, n. 129, ottobre 2016)
 
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