Anno XX, n. 223
settembre 2024
 
In primo piano
Un’intensa Settimana delle biblioteche
per rilanciare un Mezzogiorno difficile
La manifestazione, giunta alla IV edizione, ha un fitto calendario.
Particolarmente denso è il programma della “Civica” di Cosenza
di Annalisa Pontieri
Si fa un gran parlare delle biblioteche che vanno deserte. Lontane però dallo stereotipo medievale che le vuole stanze polverose piene di libri, le biblioteche di oggi sono stanze luminose, fornite di linea Adsl, e di cataloghi virtuali. Ma nonostante lo sforzo di adattamento all’attualità, non sono luoghi molto frequentati, il target è ristretto e si riferisce ai soliti noti. Figuriamoci quanto il fenomeno si intensifichi in zone disagiate quali quelle del Mezzogiorno.
Da questa situazione nasce la ragion d’essere della IV Settimana delle Biblioteche calabresi, una manifestazione regionale – ma non per questo localistica – che si dirama in diversi ricchi programmi, afferenti ai vari distretti bibliotecari che sono radicati sul territorio.
Dunque, si annuncia dal 2 al 9 dicembre 2007 una settimana particolare, dedicata ai libri in – come recita il motto della manifestazione – «Bella compagnia».

Un motto che convince
La «Bella compagnia», geniale invenzione dell’editore Demetrio Guzzardi, è costituita da bibliotecari, editori, librai, lettori e autori, per riappropriarsi di quegli spazi e di quei tempi che la modernità e le nuove tecnologie ci hanno sottratto.
“Incontri d’autore” per così dire, con gruppi di lettura che hanno, appunto, letto il libro; appuntamenti, cioè, lontani dal modello della presentazione, in cui l’autore parla al pubblico di un testo che spesso conosce solo chi ne parla.
Il leitmotiv della Settimana cosentina è l’incontro, soprattutto tra il mondo di chi scrive (che sta crescendo) e il mondo di chi legge (che sta decrescendo), con il tramite di bibliotecari, editori e librai. Naturalmente – ma non è più così naturale visto che pochi la frequentano – in biblioteca.
È stata una chiamata alle armi per le case editrici cosentine e l’adesione è stata convinta. Ed è una controtendenza: aziende atte a produrre cultura che resistono alle intemperie economiche e si mantengono attive, soprattutto quando guardandoci attorno si vedono aziende di altri settori, che sono risaputi in crescita, chiudere i battenti.
Merito forse di una produzione di qualità, per fortuna non sempre localistica, che però in tanti non conoscono affatto. E quale migliore occasione per mettere in circolo cultura e libri e far conoscere titoli che in libreria stanno in scaffali un po’ periferici.

Le location d’eccezione Gli incontri si terranno nelle Biblioteche afferenti al Distretto bibliotecario cosentino, di cui la Biblioteca civica costituisce il capofila e il fiore all’occhiello: un’antica istituzione che in città, per una parte della popolazione, gode di grande stima e, per l’altra, di pari disinteresse.
Il distretto annovera però anche altre Biblioteche su tutto il territorio della provincia: Amantea, Paola, Rogliano e due biblioteche d’istituto, quella del Liceo scientifico “E. Fermi” di Cosenza e quella del Liceo scientifico “Pitagora” di Rende (Cfr. www.dbcs.it).
Ma faranno parte della partita anche altri enti fuori distretto, quali la Biblioteca dei Ragazzi di Cosenza e la Biblioteca comunale di Montalto Uffugo.
L’inaugurazione della speciale settimana avverrà domenica 2 dicembre alle ore 17:30, presso la Biblioteca civica di Cosenza.
Non poteva esserci modalità più calzante dell’apertura di una mostra bibliografica su due case editrici che hanno fatto la storia ma che oggi non esistono più. Si tratta di Fasano editore e di Effesette-Il Busento di Michelangelo Napoletano.
Sarà presente Luigi Pellegrini, decano del settore, che racconterà l’editoria dell’epoca, tanto diversa da quella di oggi. Chissà che l’esperienza di un pioniere non possa essere una chiave di successo per le nuove case editrici.
Il programma completo della Settimana cosentina è possibile leggerlo al seguente indirizzo web: www.dbcs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=27&Itemid=1.

L’anomalia delle positività
Come si sarà notato, il nostro focus si è stavolta concentrato sulle manifestazioni cosentine; anche, ma non solo, perché le conosciamo più direttamente e in quanto l’impegno del direttore della Biblioteca civica, Gianfranco Ferrari, va doverosamente sottolineato.
Ma un chiaro onore al merito va anche all’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, nella persona dell’assessore (anche se oramai praticamente “ex”) Sandro Principe e del dirigente generale Giacinto Gaetano, e al Distretto bibliotecario capofila, quello “Vibonese” che ha coordinato il tutto anche e soprattutto grazie all’impegno del direttore, Gilberto Floriani.
Che strano: quando si parla (si scrive...) male di qualcuno sembra tutto normale mentre quando si parla (si scrive...) bene di qualcuno sembra quasi un’anomalia! Sia quel che sia, va proprio detto che da Cosenza, dalla Calabria, parte, con questa IV Settimana un messaggio, anche mediatico, in controtendenza rispetto allo stereotipo di un Sud culturalmente arretrato e poco avvezzo al rapporto con i libri...

Annalisa Pontieri

(direfarescrivere, anno II, n. 24, dicembre 2007)
 
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