Un romanzo nella sezione che va tra il thriller e il giallo, decisamente attuale, che si serve del genere investigativo per allontanarsi dalla finzione della scrittura e costruire una riflessione incredibilmente aderente ai nostri tempi, in merito ai meccanismi della corruzione e ai rapporti che essa intrattiene con le istituzioni. Si parla dell’imprevedibile e coinvolgente libro Do ut des. Delitti e suicidi, imposte e tasse, sesso e corruzione di Vincenzo Lista (pp. 160, € 10,00) edito da Bottega editoriale.
Un mondo corrotto
Il protagonista è Adamo, responsabile dell'ufficio di una società che si occupa della riscossione delle tasse e delle imposte statali. La sua è una vita calma e tranquilla, senza grandi pretese o ambizioni che viene presto trasformata e sconvolta dall'omicidio della sua migliore amica. A ogni passo avanti nelle ricerche e nelle indagini l'uomo sembra collezionare delusioni e una sconfitta dopo l’altra. Rimane completamente senza parole, gli crolla il mondo addosso e scopre che tutta la sua vita è stata fino a quel momento una menzogna, tutta apparenza, relazioni opportunistiche.
I successi sul lavoro, i colleghi, il capo, la donna che amava: niente di tutto questo era reale. Il testo è molto fluido, scorrevole e molto intenso è il contrasto tra la quotidianità decorosa, innocente, impeccabile, ligia al dovere di Adamo e i comportamenti scandalosi e immorali di tutti coloro i quali lo circondano. Una pecora bianca fra tante pecore nere. I crimini sono come le scatole cinesi e lentamente vengono alla luce. Questi sono studiati e costruiti clamorosamente bene, si concatenano e se ne scopre uno nell’altro, e fanno in modo che il romanzo, oltre a raccontare un crimine, ne sveli sempre un altro e tenga sempre alta l’attenzione del lettore.
Realtà o finzione?
Una storia immaginaria o accaduta, chi lo sa! I fatti nel modo in cui sono stati rappresentati potrebbero essere possibili e reali. Un libro attuale specie nell’epoca in cui viviamo dove questi esposti sono argomenti di tutti i giorni. Il mercimonio del sesso, lo scambio di favori, la noncuranza verso i propri doveri, l’indifferenza nei confronti della società civile, il perseguimento del proprio tornaconto a discapito del cittadino. Tutta la trama si rifà a commenti, ad articoli di giornali, a trasmissioni televisive. La moralità, la correttezza, il fare bene senza avere nulla in cambio, il compimento del proprio dovere non è stato e non sarà mai di moda. Nel nostro avvincente romanzo le azioni sono razionalmente collocate. Non è importante sapere chi sia stato a compiere il misfatto o l’omicidio, ma far conoscere, sia sul piano morale che legale, la condotta senza scrupoli, disonesta, che intercorre nei rapporti tra istituzioni e cittadini, tra istituzioni e privati. Per combattere la corruzione bisogna non avere paura, non cedere alle relazioni di compromesso, è necessario andare a fondo, ragionare d’astuzia e anteporre il buon esempio con coraggio.
La storia è davvero allettante, per gli amanti del genere, ma anche per chi mette a disposizione la propria vita per sventare le azioni di chi alimenta questo sistema e per chi non lo concepisce e lotta piuttosto che adagiarsi. Il romanzo è una sorta di riscatto per tutte quelle persone che sono vittime di abusi e atti di corruzione, il libro è un mezzo di buon auspicio capace di farci immaginare l’alternativa migliore.
Un interessante e avvincente giallo che ci fa scorgere la polvere sotto il tappeto e vedere la realtà per quella che è senza edonismi. La suspense crea trepidazione, sospensione emotiva, che catturano il lettore e lo aiutano a calarsi nella travolgente vicenda. Funzionale è l’atteggiamento che il narratore assume nei confronti dei fatti, come fa scoprire i personaggi e i luoghi. Il testo rispetta le caratteristiche del thriller in cui compare un linguaggio “legale” e le procedure di legge sono fedelmente riprodotte, ma anche del giallo psicologico e soprattutto del poliziesco in cui ritroviamo descrizioni particolareggiate di procedure che la polizia applica nelle indagini e i protagonisti si muovono negli ambienti tipici del genere, ma si pone anche una particolare attenzione alle relazioni psichiche fra i personaggi. Magistrale la penna del nostro autore che ha saputo fondere i generi, mescolare gli elementi, inserire enigmi da risolvere, le indagini intricate da cui emerge il messaggio che etica e morale sono due valori che non si svendono, e la scoperta delle verità con competenza e originalità, ed è riuscito a mettere nel calderone con assoluta professionalità tanta roba con stile ed eleganza. Un romanzo, tuttavia, distensivo, perché con la tensione rallenta il ritmo della narrazione ma poi va a equilibrare bene con l’entusiasmo della scrittura. Davvero un racconto molto emozionante, travolgente, incredibile per la fantasia poetica che trabocca dalla mente dello scrittore e che paradossalmente però risulta assolutamente credibile. È consigliato per chiunque, soprattutto per chi vorrebbe un mondo più giusto e più equanime. Buona lettura!
Gilda Pucci
(direfarescrivere, anno XIV, n. 151, agosto 2018)
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