Un saggio che in modo ironico e frizzante, ma mantenendosi estremamente serio nei contenuti, affronta l'erotismo, quello sano, in tutte le sue sfaccettature e fasi: questo lo scopo di Desideri nascosti (Città del Sole edizioni, pp. 230, € 15,00).
Il libro, curato da Bottega editoriale, è stato realizzato grazie alle testimonianze anonime di ventotto scrittrici e scrittori che hanno raccontato le proprie esperienze erotiche.
Dal ruolo erotico della bocca alle altre parti del corpo, lentamente scoperte; dai rapporti virtuali a quelli totalmente “fisici”, nel senso più forte del termine, che coinvolgono due, ma perché no, anche tre o quattro persone: questo e (molto) altro tra i racconti che compongono Desideri nascosti, sempre, però, nel pieno rispetto dell’altro, senza mai scadere in tendenze insane o violente.
Vi proponiamo qui di seguito l’Introduzione del testo.
Bottega editoriale
Introduzione
L’importanza dei “Desideri nascosti”: dalla colpevolizzazione all’accettazione. Dal dialogo intenso al godimento sensuale.
Scopo di questo saggio, serio nei contenuti ma eroticamente frizzante nelle descrizioni, è quello di dimostrare che l’essere umano, fatto di anima e pensieri razionali, oltre che di fantasie e pulsioni carnali, ha “Desideri nascosti” dei quali (spesso) prova vergogna e che, invece, se gestiti e canalizzati, possono diventare da sogni individuali proibiti, delle realtà godibili condivise.
Quello di celare i “Desideri nascosti” è un atteggiamento tanto istintivo e diffuso quanto errato e controproducente; difatti, dopo essere stati dominati – ovvero educati, diretti con consapevolezza, controllati ed epurati delle parti violente o comunque sgradite a noi stessi o al/ai partner – i “Desideri nascosti” (oramai non più tali) possono e devono essere alimentati in quanto si tratta di fantasie e pulsioni positive, naturali, per giungere a un traguardo che conduce a sentire, provare, capire, comprendere, il proprio e il piacere altrui.
Dunque, come recitano i cinque punti del titolo di questo libro, bisogna (prima) riconoscere gli istinti sessuali in modo autonomo e con tranquillità d’animo, poiché sono parte integrante della vita dell’uomo, bisogna (poi) accettarli, senza sentirsi sbagliati; risulta necessario (quindi) gestirli, riuscendo a dare giusto spazio alle pulsioni; fondamentale è (inoltre) alimentarli, affinché possano esprimersi al meglio; indispensabile è (infine) goderne, raggiungendo l’apice del piacere e sfogando totalmente le più vive passioni.
Saper accettare le nostre fantasie erotiche, quindi, ripetiamolo, elimina il senso di colpa e di inadeguatezza, sia che le attività sessuali coinvolgano il singolo individuo, come nel caso della masturbazione, sia che esse siano dirette e condivise con il partner o con i partner (si pensi al sesso allargato, alle orge in cui – una volta instauratosi un clima di confidenza – risulta essenziale il dialogo aperto e sincero, ma al contempo giocoso, empatico, in cui non si è sottoposti a giudizio). È importante che questa energia sessuale non sia repressa perché andrebbe a creare una serie di frustrazioni e insicurezze individuali o potrebbe sfogarsi in atti violenti e inconsulti. Le pulsioni necessitano di essere espresse a piccole dosi e canalizzate, ma sicuramente è da escluderne l’abolizione e la censura, come risposta al pregiudizio e alle convenzioni sociali. Spesso questi “Desideri nascosti” tendono a rimanere inespressi perché si sprigionano da una paura o da un trauma reale e giustificato: sono il risultato di violenze. Sfogliando le pagine troverete anche qualche testimonianza in merito.
Questo saggio permette alla mente di viaggiare libera sull’onda dei desideri che, uniti alle fantasie, ora possono esprimersi concretamente e arricchire il rapporto tra i due amanti. Sette “Desideri nascosti” come sono sette i “Peccati capitali”. Questi ultimi sono recriminati come tali dalla tradizione, quelli che invece illustreremo in questo libro sono pensieri e azioni ritenuti sbagliati dalla società o dall’ignoranza in generale. Una società che etichetta come fuori dalla morale e dall’etica “normale” quei comportamenti che, invece, salverebbero molte coppie, molti cuori e molte menti, perché semplicemente, fanno sentire liberi.
Questi sette desideri sono ancora più paragonabili ai peccati capitali perché, essendo proibiti entrambi, la gente tende a infrangerli di nascosto, a mantenerli segreti, a creare sotterfugi pur di non far trapelare nessun “atto impuro” o associare l’attività “impura” all’immagine che gli altri hanno di noi. Al contrario questi desideri dovrebbero essere affrontati, discussi con le persone a noi più vicine e vissuti, a tutto tondo, nel massimo del godimento personale e di chi stiamo amando.
La comunicazione che rende il sessuale sensuale
Primo concetto da sviluppare è dimostrare perché questi “Desideri nascosti” debbano essere innanzitutto domati.
Come precedentemente scritto, noi esseri umani siamo caratterizzati dalle capacità di elaborare, sviluppare, modificare, accrescere o eliminare pensieri, emozioni e pulsioni. Queste ultime sono basilari e delineano la rappresentazione psichica di stimoli che sorgono all’interno del corpo attraverso i sensi e i bisogni fisiologici, e che pervengono alla sfera mentale provocando una situazione di tensione che richiede un immediato soddisfacimento.
Si mangia perché si avverte il senso di fame, si beve perché si ha sete, si dorme perché si ha sonno: in sintesi, viene soddisfatto un bisogno fisico che è anche fonte di piacere. Ma il termine pulsione rimanda anche a tutto ciò che governa la sfera sessuale, che con il termine piacere si “sposa” perfettamente.
Le pulsioni sessuali, proprio come le pulsioni associate ai bisogni fisiologici, devono essere appagate per raggiungere uno stato di benessere, ma, talune volte, queste non possono essere soddisfatte in quanto appaiono non appropriate o considerate giuste, dall’altro o dagli altri che ci stanno di fronte. In sintesi, il discorso sulle pulsioni potrebbe essere spiegato in questi termini: il godimento proprio deve essere considerato tale anche per l’altro, altrimenti il soddisfacimento di uno potrebbe essere considerato dispiacere per l’altro.
Per quanto riguarda il piacere rivolto a se stessi, va espletato, non deve essere percepito come un tabù o con timore, in quanto è un mezzo importante per la conoscenza di sé e delle proprie reazioni, oltre al fatto che rappresenta un’opportunità di crescita, ma deve essere controllato e dominato, altrimenti, come spiegato più avanti, potrebbe inibire la capacità di amare e quindi ostacolare il processo della crescita personale.
È proprio per questo motivo che il primo passo è dominare le pulsioni.
Conseguentemente subentrano le emozioni e i pensieri che rappresentano le elaborazioni più alte dell’uomo, e, in questa fase, si colloca la sensualità, che alimenta la libido presente in ciascun essere umano, la quale, se educata, conduce a saper godere.
Pulsioni, emozioni e pensieri, sono, dunque, “elementi” che possono essere espressi in azioni e parole e, proprio per questo motivo, questo saggio è rivolto a tutte quelle persone che accettano l’arma della comunicazione per rendere tali “Desideri nascosti” espliciti.
Il conoscere l’altro tramite l’“arma” della comunicazione
Il desiderio e le fantasie sensuali sono il sale della vita!
Ma non solo. Sono anche l’olio, il peperoncino… Insomma, sono tutto il condimento che si aggiungerebbe a un piatto, senza il quale quest’ultimo non ti regalerebbe né emozioni né sapori, in quanto equivale alla quotidianità, alla realtà che vediamo e percepiamo.
L’attività sessuale fine a se stessa è un’attività, piacevole e non, alla portata di tutti. Rendere “condita” una “pietanza” già conosciuta, la varia, la modifica, la elabora e, nel nostro contesto, da mero “cibo” sessuale si trasforma in sensuale.
Saper gestire e poi alimentare il desiderio e le fantasie sensuali ti fa vedere il mondo a colori quando pensavi che fosse semplicemente una scala di grigi!
Comunicare all’altro le proprie fantasie sensuali, manifestatesi come “Desideri nascosti”, renderà l’attività sessuale, prima impostata, meccanica e abitudinaria, più emozionante e coinvolgente per tutti i partecipanti. Un momento di vero piacere.
Se si andasse oltre le paure, la chiusura mentale, i pregiudizi etici e morali, (che vanno comunicati per conoscere e percepire un altro punto di vista) si potrebbe crescere insieme all’altro, nel pieno rispetto reciproco. Le pulsioni sessuali non bisogna intenderle erroneamente come il puro eccitamento sessuale, poiché esse sono il nostro flusso vitale, la nostra energia che, se entra sotto la sfera della nostra consapevolezza (che si raggiunge grazie alla presenza dell’altro: è grazie al confronto con l’altro, alla comunicazione, che comprendiamo il nostro “Io”), ci fa vivere in uno stato di benessere e di equilibrio. Se il “Super-Io” proveniente dalla società con le sue convenzioni prevale sull’Io, quest’ultimo si inibisce e la mancanza di trovare noi stessi, la nostra identità, ci fa vivere male e frustrati; spesso, infatti, si sviluppano diversi atteggiamenti non consoni. Solo la comunicazione, in questi casi, può metterci nella condizione di riscoprire il nostro Io.
Vi diamo subito un esempio pratico per avvalorare la nostra tesi.
Vi è mai capitato di essere a un colloquio di lavoro e di trovarvi davanti a un capo, una persona assatanata che mostra di non avere né una vita privata, né tantomeno una vita sessuale? Le sue frustrazioni si estendono su tutti come una bomba al napalm e tutti sono terrorizzati dalla sua presenza, tranne il solito tipo/a che ha percepito a senso che la persona che ha di fronte sa essere produttiva nella direzione di una multinazionale, ma non riesce a gestire la sua energia sensuale in maniera positiva e armoniosa. Probabilmente avrà paura di esprimerla, manipolarla e dirigerla per svariati motivi. Le va dunque “insegnato”!
Bisogna ascoltarla ed essere presenti, non solo fisicamente.
Quindi tutto ha inizio con la presenza, in primis con quella comunicativa. Una persona che sa essere così partecipe vi accende il cuore, vi fa provare affetto, tenerezza, passione, vi conduce per mano verso la libertà di espressione e probabilmente mette fine alle vostre frustrazioni: vi fa stare meglio.
Comunicare per raggiungere l’apice dello stare bene
Tramite questo saggio scopriremo insieme, anche e soprattutto grazie alle esperienze dirette, tante cose interessanti.
La prima riguarda le parole “magiche” che, usate con un tono caldo e sensuale, sono capaci di accendere la mente dell’amante che vi ascolta, di fargli provare brividi di piacere nel corpo, come un raggio che parte dalla testa e arriva fino ai piedi.
Poi vi accorgerete dell’importanza dello sguardo…
Di come il dialogo erotico sui “Desideri nascosti”, alimentato in un clima di sicurezza, empatia, non giudizio e giocosità, sia il fuoco che accende la mente!
E se tutto parte dal cuore e dalla mente, il segreto non è altro che quello di lasciare libere le emozioni, di permettere che siano trasportate dalla corrente e di mettere il loro viaggio in parole che, con la loro varietà di toni e di colori, sappiano rendere sulla carta e trasmettere a chi vi ascolta le sensazioni che sentite dentro.
Mai minori, animali, incesti, stupri, omofobia
L’eventuale lettore che dovesse cercare in queste nostre pagine riferimenti a rapporti con minori, con animali, a incesti, a violenze di qualcuno contro qualcun altro, rimarrà deluso. Per maggiori approfondimenti sul tema rimandiamo al Manuale di Tecniche e Strategie di Scrittura erotica a cura di Cristiana Danila Formetta e Bottega editoriale (Falco editore).
Il sano erotismo infatti, che è quello che ci interessa, non ha nulla a che vedere con le insane tendenze verso cui il Manuale sopra citato si pone in una posizione nettamente avversa. Ci siamo già soffermati sulla necessità di gestire le pulsioni carnali al fine di incanalarle in una precisa e giusta strada: l’uomo è fatto di istinti, ma anche di ratio la quale controlla le azioni umane in ogni circostanza. L’uomo è un essere evoluto, cioè capace di intendere il giusto dallo sbagliato, il rispettoso da quello che invece è, non solo irrispettoso, ma anche eticamente sbagliato e offensivo per qualsiasi altro essere vivente. Il controllo degli istinti va, quindi, posto in cima a un qualsiasi tipo di convivenza con un altro, in modo specifico riferendoci alla condivisione erotica. Esistono, purtroppo, casi in cui questa lucidità mentale è venuta meno, casi che sono catalogati come afferenti alla sfera patologica: la pedofilia è una di queste. Si tratta di veri e propri disturbi della personalità, nello specifico “disturbi sessuali e della identità di genere” ovvero incapacità di “tenere a freno” la propria libido, che risulta quindi inappropriata: la psiche viene offuscata da un istinto animalesco e incontrollato, per cui un uomo smette di mostrarsi civile e razionale e si abbassa a divenire selvaggio nella peggior accezione del termine. Questo testo, oltre a discostarsi totalmente da tali avvenimenti richiudibili nella sfera del patologico, ha il compito di educare le persone a una sana convivenza con il proprio corpo e con quello altrui. Si è più felici quando si riesce a fare della sessualità un punto chiave della vita quotidiana, non come un luogo oscuro e pieno di turbamenti, ma carico di vitalità, passione positiva, e, semplicemente, felicità.
Un gruppo di scrittori racconta i propri “Desideri nascosti”
Il nostro saggio lo abbiamo suddiviso in categorie, ma solo per una più facile fruizione da parte del lettore.
Si noterà, tra l’altro, che alcune fasi erotiche sono, come è ovvio che ciò accada, presenti in diverse categorie; in tutti questi casi le testimonianze le abbiamo allocate ove risiedeva il maggior desiderio nascosto.
Lo strumento che abbiamo utilizzato per dimostrare l’assunto è l’insieme delle varie testimonianze, che ci sono state concesse da un gruppo di (anonimi) scrittori, non nel loro ruolo precipuo, quello di scrittori appunto, bensì nel loro essere, umani, capaci di ascoltare, vivere, condividere, conoscere, sapere “cose” che ogni altro essere umano apprende e vive.
Dunque un’opera collettanea che abbisogna ovviamente di essere ricondotta a una struttura unitaria. Ma, essendo i contributori degli affermati scrittori che, in quanto tali, si manifestano anche attraverso un loro idioma e un loro registro stilistico particolare, abbiamo ritenuto più consono rispettare le loro espressioni adoperate per la stesura del saggio.
Non si meravigli, quindi, il signor lettore, se talvolta troverà testimonianze più dirette, in cui si arriverà immediatamente a un momento sessuale e se altre volte si ritroverà in uno scenario più descrittivo e profondo; talvolta incontrerà esempi più espliciti, talaltra più allusivi. In ogni caso, mai volgari e, certamente, sempre carichi di passionalità. Ancora, non si stupisca se incontrerà più testimonianze in relazione a un desiderio espresso, piuttosto che verso un altro o se alcune di esse risultino essere più brevi di altre, perché dipende dall’interesse e dalle esperienze personali dei singoli autori.
Buon viaggio!
La redazione
(direfarescrivere, anno XIII, n. 139, agosto 2017)
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