Il giovane Mattia Signorini al traguardo con il suo La sinfonia del tempo breve
Secondo, soltanto per tre voti, il prestigioso Gad Lerner. Terza classificata l’autrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett
di Cecilia Rutigliano
Mattia Signorini, giovane scrittore veneto, è il vincitore dell’edizione 2010 del Premio “Tropea”. Segue, nella conquista del prestigioso riconoscimento letterario, le orme di Roberto Saviano (2007), Gianrico Carofiglio (2008) e Carmine Abate (2009). Si è trattato di una vittoria al “fotofinish”. Ha, difatti, battuto per soli 3 voti, il prestigioso giornalista Gad Lerner. Signorini, con il suo La sinfonia del tempo breve, edito Salani, è salito sul podio con 131 voti pari al 36,3 % dei suffragi totali.
Secondo posto dunque per Gad Lerner con Scintille (Feltrinelli) che ha ottenuto 128 preferenze, cioè il 35,5 % dei voti totali.
Terza classificata, con 102 voti totali, pari al 28,2 % dei consensi, Alicia Giménez-Bartlett con Il silenzio dei chiostri (Sellerio).
Un Premio “Tropea”, dunque, “al filo di lana” – espressione che mal si addice al caldo clima che ha caratterizzato le tre serate della kermesse.
Il dettaglio dei dati relativi alla votazione
I responsi totali espressi sono stati 361, pari all’80,4% degli aventi diritto al voto.
La Giuria popolare (composta dai membri dell’“Accademia degli Affaticati” e da una decina di giovani e di intellettuali da loro designati) era formata da 41 votanti (dei quali 40 hanno espresso la propria preferenza); quella dei Sindaci calabresi era costituita da 409 votanti, tra i quali 321 (pari 78%) hanno espresso il proprio voto.
Un dato di particolare rilievo è che rispetto al 2009, quest’anno hanno espresso il proprio voto ben 19 sindaci in più: segno che il “Tropea” sta accrescendo la propria incidenza a livello regionale, ma non solo.
I Sindaci che hanno preferito il romanzo di Signorini sono stati 124 con il 39% dei consensi.
Della Giuria popolare, 7 hanno espresso il loro favore per il giovane scrittore con il 17,5% dei voti.
Gad Lerner, invece, ha ottenuto maggiori consensi dalla Giuria popolare, con 18 voti (pari al 45 %); lo hanno votato, inoltre, 110 Sindaci (pari al 34% dei gradimenti).
I voti dei Sindaci per Alicia Giménez-Bartlett sono stati 87 (pari al 27%) mentre dalla Giuria popolare sono stati espressi 15 voti a favore, pari al 37,5%.
Gusti differenti tra Giuria popolare e Sindaci
L’esito della votazione rivela una differenza tra le preferenze letterarie della Giuria popolare e quelle della Giuria dei Sindaci. Mentre la prima si è schierata dalla parte del prestigioso giornalista, la seconda ha premiato la novità rappresentata da Signorini, decretandone appunto la vittoria.
L’Albo d’oro dei vincitori del “Tropea”
Si arricchisce così l’“Albo d’oro” dei vincitori del Premio “Tropea”:
Roberto Saviano,
il giornalista autore del tanto apprezzato Gomorra
(edito Mondadori)
[edizione Premio “Tropea” 2007]
Gianrico Carofiglio,
il magistrato scrittore di Ragionevoli dubbi
(edito Sellerio)
[edizione Premio “Tropea” 2008]
Carmine Abate,
autore de Gli anni veloci
(edito Mondadori)
[edizione Premio “Tropea” 2009]
Mattia Signorini,
autore de La sinfonia del tempo breve
(edito Salani)
[edizione Premio “Tropea” 2010]
Nato a Rovigo trent’anni fa, ha studiato Scienze della Comunicazione a Padova.
Avvezzo ai premi letterari, ha già vinto l'ultima edizione del Premio “Tondelli” per la narrativa.
Ha pubblicato racconti in antologie e riviste.
Il romanzo vincitore del “Tropea” non rappresenta il suo esordio: ha già pubblicato, per Pequod, Severo American Bar. Fra le altre sue altre pubblicazioni ricordiamo, sempre per Salani, il romanzo Lontano da ogni cosa.
L’organizzazione e il coordinamento del Premio sono curati da Maria Faragò.
L’ufficio stampa del Premio è curato dalla scrivente Agenzia di servizi editoriali “la Bottega editoriale” (www.bottegaeditoriale.it) e dall’Agenzia giornalistica Catino&Giglio (www.catinogiglio.it )
Per eventuali maggiori informazioni sul Premio si può cliccare il seguente link: www.premioletterariotropea.org .
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Dopo Saviano, Carofiglio e Abate, ora chi vincerà nel 2010 il Premio Tropea?
Alicia Giménez Bartlett, Gad Lerner e Mattia Signorini i tre finalisti che si contenderanno la vittoria nelle serate del 16, 17 e 18 luglio
Il 16, 17 e 18 luglio sarà decretato il vincitore della quarta edizione del Premio letterario nazionale “Città di Tropea – una regione per leggere”.Si avvicina, dunque, l’ultima tappa del percorso che ha portato ad individuare l’elenco di titoli candidati al premio e, tra questi, a selezionare la cosiddetta “terna dei finalisti”.
Quest’anno i giurati del premio hanno “scommesso” su un’autrice spagnola, un prestigioso giornalista e un giovane scrittore. Alicia Giménez Bartlett, con Il silenzio dei chiostri (Sellerio, pp. 544, € 15,00), Gad Lerner, con Scintille (Feltrinelli, pp. 240, € 15,00) e Mattia Signorini, con La sinfonia del tempo breve (Salani, pp. 180, € 14,00), sono i tre nomi tra i quali la giuria popolare sceglierà il meritevole del podio.
Il “percorso” del premio
Il percorso di questa importante kermesse culturale, che quest’anno festeggia il suo quarto compleanno, è iniziato a gennaio, quando il comitato tecnico-scientifico del premio ha indicato una rosa di (ben) trenta opere tra le quali individuare, nelle successive tappe, il vincitore.
Lo scorso 21 marzo, nell’elegante Sala del Museo Diocesano di Tropea, sono stati quindi votati i nomi e i titoli della terna finalista, proclamata da Maria Faragò, coordinatrice dell’evento.
La regia della giornata culturale è stata affidata al “patron” del premio, Pasqualino Pandullo, noto giornalista del Tgr Rai, nonché presidente dell’Accademia degli Affaticati (l’associazione organizzatrice del premio medesimo).
Con lui: Isabella Bossi Fedrigotti, giornalista del Corriere della sera e scrittrice, nonché presidente dal 2005 del Premio “Bagutta”, il più antico premio letterario italiano, nato nel 1927; Rosa Luzza, sub commissario straordinario del Comune di Tropea; Alexia Aloe, responsabile della Comunicazione di Spi spa, azienda del vibonese che sostiene il premio letterario, e Gianfranco Tarallo, presidente di Asmenet Calabria.
Il compito di scegliere i finalisti del premio non è stato sicuramente facile per i giurati che “disponevano” di opere di ottimo livello e dagli orizzonti ben più ampi di quelli nazionali.
Non a caso, la giornata dedicata alla selezione della terna si è rivelata l’occasione per parlare di libri, di cultura, dell’importanza della lettura e della sua diffusione e, soprattutto, del gusto per la lettura, scopo principale del premio, il quale mira a rendere popolare l’accesso al libro e alla buona letteratura.
In questo senso fondamentale – e da sempre riconosciuto come peculiarità di questo evento culturale, giovane ma solido – è il meccanismo che porta alla scelta del vincitore assoluto. Questo, infatti, è stabilito combinando i voti dei 409 sindaci calabresi con quelli di una giuria popolare composta da 41 persone tra studenti e cittadini della celebre località turistica.
Il coinvolgimento dei sindaci è uno tra gli elementi più innovativi del premio: la diffusione capillare dei libri sul territorio permette di trasmettere un importante messaggio culturale – necessario per il sano sviluppo sociale nonché economico di un paese – imperniato sull’importanza del leggere.
Un premio dunque attento al sociale, e non solo. Si tratta, infatti, di un premio inserito fra i “Premi di qualità” segnalati dal periodico Libri e Riviste d’Italia, organo del Ministero dei Beni culturali.
Qualità, tra l’altro, di cui si fa garanzia lo spessore culturale degli stessi giurati. A cominciare dalla già citata presidente del comitato tecnico-scientifico del premio, Isabella Bossi Fedrigotti. E ancora: Mario Caligiuri, giornalista e docente universitario di Comunicazione istituzionale, che ha recentemente dato le dimissioni dall’incarico per via del suo nuovo impegno come assessore alla Cultura della Regione Calabria; Michele Daniele, giornalista e vicepresidente dell’Accademia degli Affaticati; Gilberto Floriani, direttore del Sistema bibliotecario vibonese; Giuseppe Meligrana, giovane editore tropeano e segretario dell’Accademia degli Affaticati, Giuliano Vigini, saggista, consulente editoriale e docente di Sociologia dell’Editoria contemporanea all’Università “Cattolica” di Milano; Tullio Barni (in rappresentanza del magnifico rettore dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro); Francesco Kostner (in rappresentanza del magnifico rettore dell’Università della Calabria di Arcavacata di Rende) e Vincenzo Tamburino (in rappresentanza del magnifico rettore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria).
Sono stati loro, quindi, a scegliere la terna tra i trenta titoli in concorso. Ne rammentiamo gli autori, i titoli e gli editori (in ordine alfabetico per autore): Eraldo Affinati, Berlin (Rizzoli); Rabih Alameddine, Il cantore di storie (Bompiani); Tommaso Alibrandi, Giochi di fuoco (Manni); Marco Archetti, Gli asini volano alto (Feltrinelli); Alberto Bevilacqua, L’amore stregone (Mondadori); Riccardo Bocca, Gli anni feroci (Rizzoli); Guido Davico Bonino, Figlia d’arte (Manni); Angela Bubba, La casa (Elliot); Mario Calabresi, La fortuna non esiste (Mondadori); Massimo Carlotto, L’amore del bandito (e/o); Anne Cherian, La moglie indiana (Newton&Compton); Vincenzo Consolo, Il corteo di Dioniso (Lepre); Ildefonso Falcones, La mano di Fatima (Longanesi); Marcello Fois, Stirpe (Einaudi); Mimmo Gangemi, Il giudice meschino (Einaudi); Vittorio Giacopini, Il ladro di suoni (Fandango); Alicia Giménez-Bartlett con due opere Il silenzio dei chiostri e Una stanza tutta per gli altri (Sellerio); Arthur Japin, La donna che non voleva arrendersi (Bompiani); Gad Lerner, Scintille (Feltrinelli); Isabella Marchiolo, Un giorno come lei (Abramo); Gabriele Marconi, Le stelle danzanti (Vallecchi); Valeria Montaldi, Il manoscritto dell’imperatore (Rizzoli); Giovanna Moscato, Ritratto in bianco e nero (Aracne); Michela Murgia, Accabadora (Einaudi); Enrico Panunzio, L’apofasia del cav. Ciro Saverio Paniscotti, (Lepre); Laura Pugno, Quando verrai (Minimum Fax); Bjarne Reuter, L’impostore umbro (Abramo); Helga Schneider, La baracca dei tristi piaceri (Salani) e Mattia Signorini, La sinfonia del tempo breve (Salani).
I tre libri finalisti
Molto variegata la selezione delle tre opere arrivate in finale.
Il noir di Alicia Giménez Bartlett rappresenta l’ottava avventura di Petra Delicado, protagonista de Il silenzio dei chiostri e delle altre opere figlie della penna versatile della scrittrice catalana: un caso di omicidio che si rivela il pretesto per riflettere su amore, lavoro, famiglia, felicità. La vicenda poliziesca rappresenta il punto di partenza per riflettere, come uno specchio, la nostra società e le sue contraddizioni.
Tra biografia e reportage, invece, si colloca la “storia di anime vagabonde” proposta da Gad Lerner in Scintille: un itinerario attraverso nuove e vecchie frontiere che scava nel passato per rivelarne il peso sul presente. Un libro intenso e autentico nel quale la vicenda personale del noto giornalista si intreccia alla Storia, con la S maiuscola, per offrire al lettore la possibilità di riflettere sul contemporaneo.
L’intero Novecento è il protagonista de La sinfonia del tempo breve, romanzo d’avventura scritto dal giovanissimo Mattia Signorini che, come in un lungo sogno, osserva gli avvenimenti storici “a volo d’uccello”. La vicenda di Green Talbot, protagonista di questo libro, rappresenta l’allegoria della vita, ritratta in pagine che sembrano raccogliere significati e insegnamenti da ogni cosa.
È evidente la sensibilità che la giuria ha mostrato, quindi, per una letteratura popolata da personaggi “in carne e ossa”, donne e uomini non stereotipati, ma radicati profondamente nella storia del nostro tempo.
A questo punto è tutto in mano alla giuria popolare, i cui voti verranno scrutinati grazie alla collaborazione del consorzio Asmez, che ha il compito di assistere gli associati nell’introduzione delle innovazioni tecnologiche e gestionali.
Il libro che avrà ottenuto il numero più alto di voti verrà proclamato vincitore nella serata conclusiva, il 18 luglio 2010.
Il dibattito sul premio al Salone internazionale del libro di Torino
L’attesa delle serate estive all’insegna della cultura e della mondanità nella splendida città di Tropea è stata “allentata” dal dibattito-evento che ha avuto per protagonista il Premio “Tropea” nello stand della Regione Calabria al Salone internazionale del libro di Torino, lo scorso 15 maggio.
L’appuntamento – a dimostrazione dell’importanza e della qualità di questa manifestazione culturale – ha avuto un parterre d’eccezione. A cominciare dal presidente del Salone stesso, Rolando Picchioni che, nonostante gli oltre 300.000 ospiti della “sua” fiera e i 1.400 incontri ufficiali ospitati al Lingotto di Torino, non ha esitato a prender parte al dibattito che ha visto il Premio “Tropea” protagonista di un angolo della più importante manifestazione culturale italiana legata al libro, insieme ad altri ospiti di rilievo: l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola, l’assessore alla Cultura del Comune di Torino, Fiorenzo Alfieri, il sindaco di Tropea e segretario generale del Comune di Torino, Adolfo Repice, il quale ha fatto gli onori di casa nello stand della Regione Calabria – con grande orgoglio, trattandosi di uno dei primi eventi pubblici, e di grande rilievo, tra l’altro, a cui il neo sindaco ha preso parte – insieme al neo assessore alla Cultura, Mario Caligiuri, alla coordinatrice del Premio “Tropea”, Maria Faragò, e al presidente del premio Pasqualino Pandullo.
L’anticipazione “torinese” della finale del premio è stata l’occasione per mettere in evidenza come la capacità di attrazione di una località come Tropea e del premio rappresentino una garanzia di successo del medesimo.
Presto la Conferenza stampa di presentazione
Nei prossimi giorni si terrà la Conferenza stampa di presentazione del premio, durante la quale sarà reso noto il programma delle tre serate tropeane e il carnet di appuntamenti che si susseguiranno nei tre giorni dedicati alla lettura e all’editoria in riva al mare.
I libri che saranno presentati durante l’evento, e molti altri ancora, saranno disponibili in un “Gazelibro”, organizzato e gestito dall’agenzia di servizi per l’editoria, la Bottega editoriale, che anche quest’anno parteciperà attivamente al premio.
Il calendario degli appuntamenti sarà certamente ricco e variegato, a giudicare dalle esperienze delle tre edizioni precedenti e considerando i nomi di spicco dell’“albo d’oro” dei premiati a Tropea: Roberto Saviano, vincitore nel 2007 con il noto Gomorra (edito da Mondadori), Gianrico Carofiglio, il magistrato vincitore dell’edizione 2008 con Ragionevoli dubbi (edito da Sellerio) e Carmine Abate, autore de Gli anni veloci (edito da Mondadori) che si è aggiudicato l’edizione 2009.
Non resta che aspettare pochi giorni per conoscere chi “la spunterà” tra l’esordiente, la scrittrice spagnola e il volto televisivo... i lettori della nostra rivista potranno leggere “in diretta” il verdetto, nell’articolo aggiornato on line.