Anno XXI, n. 230
aprile 2025
 
La recensione libraria
La storia di un amore soprannaturale
che affonda le radici in vite passate
e sfida l’universo intero e le sue leggi
Da Città del sole, un fantasy romantico
e avvincente tra realtà umana e visioni angeliche
di Maria Francesca Focarelli Barone
L’amore eterno, quello che supera ogni barriera e ogni confine, anche quello invalicabile tra cielo e terra, non è impossibile per i cuori che ci credono veramente. La vita, la morte, il tempo e le difficoltà non possono dividere i destini e le anime di due persone unite fin dal passato, neppure se una delle due entità appartiene a un mondo diverso da quello terreno. La forza del vero amore non accetta regole e perfino un angelo, a cui non è concesso provare sentimenti per le creature umane, può infrangere i codici che lo legano al suo mondo per unirsi alla donna che ama.
Questa è la condizione che Antonella Sarno Chieffo, scrittrice italiana nata e cresciuta a Zurigo con una grande passione per il fantasy, racconta nel suo libro 72 ore (Città del sole, pp. 72, € 10,00). Nel romanzo, l’amore umano – carnale, passionale, reale – si unisce a un amore più alto, quello angelico, per affrontare insieme le difficoltà, lottare e vincere le forze che si oppongono alla loro unione.

Tempo da non perdere
Teresa Appelwight, Teri per gli amici, è una ragazza che vive una normale quotidianità: un lavoro, una migliore amica, un ex fidanzato che l’ha fatta soffrire. Totalmente ignara del proprio passato, all’improvviso vi si ritrova catapultata. Tutto inizia un giorno uguale a tutti gli altri a Corpus Christi, un piccolo paese del Texas, dove la giovane incontra Meb, un misterioso ragazzo biondo con due occhi di un verde smeraldo così intensi da apparire non umani. Meb, infatti, si presenta a Teri come il suo angelo custode, giunto sin lì per proteggerla; insieme si ritrovano a fuggire da un grande pericolo, che Teri non riesce a comprendere. La vicenda oscura ha origini lontane e affonda le sue radici nelle vite passate [di Teri] della ragazza. Il suo destino è, infatti, legato all’amore di un angelo, Azrael, che, manifestando il suo sentimento, sfidò le leggi divine e venne privato del suo stato angelico. Azrael, ora angelo della morte, da secoli vaga nel mondo terreno, condannato a non ritrovare mai più la donna che accese il suo amore e a vederla, anzi, morire. Egli non si è mai arreso a questa perdita e, nonostante il divieto assoluto, ha inseguito la sua amata attraverso i secoli. Ora, però, gli resta poco per compiere quello che da tempo brama.
La vicenda di Azrael si interseca con la condizione angelica di Meb e con la storia passata, sette vite fa, di Teri. Il risultato è un racconto di vite parallele, un insieme di vicende antiche che ora devono risolversi.
Così iniziano le 72 ore più lunghe e caotiche che Teri abbia mai vissuto tra ricordi sommersi dal tempo, verità sepolte e persone che hanno fatto parte di una sua vita precedente. 72 ore per riunirsi al suo angelo e per combattere le leggi che vietano la loro unione. Solo 72 ore per trovare una soluzione che dopo secoli consenta ai due amanti di ritrovarsi.

Il tema dell’amore proibito
Il concetto dell’amore proibito che travalica le dimensioni non è nuovo.
Molte serie tv, film e libri sono nati e si sono sviluppati intorno a questo tema oscuro. Nel mondo letterario sono molte le saghe che raccontano il sentimento di una donna e un uomo appartenenti a universi differenti, la cui unione non è accettata né dalle leggi umane né da quelle divine, e che sono, quindi, destinati a essere braccati da poteri malefici che operano con il fine di dividerli e punirli per la loro trasgressione.
Rammentiamo, solo per citare le più recenti, la saga Twilight di Stephenie Meyer, nella quale una ragazza si innamora di un vampiro, o la saga Fallen di Lauren Kate, in cui un angelo e una giovane donna devono combattere contro una maledizione per riuscire a rimanere insieme. Su tale linea narrativa, anche Antonella Sarno Chieffo si avventura in questo mondo sacrilego, crudele, che causa sofferenza a coloro che lo abitano, e la sua scrittura garantisce dei risultati che attenuano la tormentata vicenda attraverso una narrazione concreta e a tratti divertente. Lo stile – chiaro, lineare e moderno – tratteggia la storia con leggerezza e intensità, riuscendo a racchiudere in un breve romanzo una lunghissima vicenda che attraversa il tempo e lo spazio.
L’opera scorre velocemente e catapulta il lettore nella mente incredula e sconvolta di Teri, facendolo soffrire e, poi, inducendolo a sperare che tutto si risolva. L’amore, con tutte le sue sfaccettature, è il protagonista assoluto di queste pagine, muove il racconto, e chi legge, uomo o donna che sia, resta coinvolto nella vicenda della giovane di Corpus Christi.
Ogni dettaglio è stato curato per catturare l’interesse sin dalle prime pagine. Anche la copertina, oscura e ansiogena, concorre a questo scopo; la clessidra, imponente e dominante, segna il tempo – punto focale dell’intero racconto – che scorre inesorabile, proprio come le 72 ore nelle quali i protagonisti devono cercare di sfuggire nuovamente al loro castigo. Poi, per una strana coincidenza, il numero 72, sacro nella religione cattolica e sacro nel racconto, è anche il numero esatto della pagine del libro, come volesse esso stesso imporre la propria presenza fino al termine del romanzo.
Tempo e amore sono legati da un filo sottile e labile: il primo il più delle volte condanna il secondo, ma in questo breve romanzo è la forza del sentimento a vincere contro qualsiasi legge e a dominare.

Maria Francesca Focarelli Barone

(direfarescrivere, anno X, n. 104, agosto 2014)
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