Nasce un nuovo modo di usare Internet: chat e blog, forum e video on demand, per una strategia politica all’avanguardia
La campagna di Ségolène Royal, pur non portandola all’Eliseo, ottiene una grande partecipazione grazie all’interattività del web
di Frederic Pascali
La recente campagna elettorale per le elezioni presidenziali francesi ha messo in luce un modo diverso ed innovativo di ricerca del consenso. Essa non ha lesinato di attingere alla rete, sfruttandone le capacità di diffusione e la capillarità del mezzo. Questa volontà si è avvertita soprattutto nelle azioni di comunicazione dello staff della candidata socialista Ségolène Royal. Il senso di questa azione è ben spiegato in una frase che può essere letta all’interno del comunicato finale della campagna: «Lors des ces derniers quinze mois, Internet a occupé une place encore inédite dans la campagne, un rôle de premier plan».
(«Internet ha occupato un posto ancora inedito nella campagna, un ruolo di primo piano»). In questo modo si concretizza per la prima volta un connubio importante tra comunicazione politica e comunicazione web.
«Nous avons mené une “campagne 2.0”» («Abbiamo svolto una campagna 2.0»), sancisce l’appropriarsi, da parte della comunicazione politica di un nuovo livello di utilizzo di internet.
Siti internet: mezzi efficaci per la divulgazione delle notizie
Andando alla ricerca di definizioni su Wikipedia, la libera enciclopedia della rete, è possibile leggere: «I propositori del Web 2.0 affermano che questo differisce dal concetto iniziale di web, retroattivamente etichettato Web 1.0, perché si discosta dai classici siti web statici, dall’email, dall’uso dei motori di ricerca, dalla navigazione lineare e propone un World Wide Web più dinamico e interattivo».
Il sito internet diviene un’interfaccia in grado di veicolare e rappresentare un numero elevato e differenziato di funzionalità e di fruizione dei contenuti. La superficie di contatto della home page assurge a generatore di altre superfici, un moltiplicatore di contatti che si autoalimentano. Sono questi i blog, i forum, le chat, i video on demand, e così via. Tutto orchestrato da una fonte e affidato alla responsabilità degli utenti. Un modello di comunicazione sostenuto da una struttura web 2.0, ma basato sulla web strategy delle grandi aziende.
È il modello di www.desirdavenir.org, il sito ufficiale della campagna.
La Netscouade, l’equipe che ha gestito l’intera campagna, ha puntato moltissimo sulla “responsabilizzazione elettorale”. In questo senso, i circa 1500 blog attivati rappresentano uno dei risultati di maggior impatto.
Gli obiettivi sono perseguiti attraverso una comunicazione che sfrutta abilmente le strategie di riferimento predisposte per garantire l’efficacia dell’attenzione sul web. “Désir d’avenir” è puntuale nel costruire un sito che non sfugga a queste regole. A partire dalla definizione del messaggio principale. Definizione che si struttura perfettamente con l’architettura dell’intera campagna web.
Lo slogan ufficiale “La France Prèsidente” che accompagna il frontespizio delle ultime newsletter pervenute via email a tutti i militanti, è lo spaccato preciso di questo atteggiamento. È il riassunto di un’idea, di un programma politico e dell’azione di comunicazione sul web. Dietro questo slogan si cela la parola che riassume con grande efficacia il concetto dell’intera campagna: partecipazione.
L’azione di comunicazione si estrinseca nella veicolazione e concretizzazione di questo messaggio.
Chat e forum a sostegno della campagna elettorale
È abbastanza singolare constatare come alla fine l’intero apparato tecnologico, con gli strumenti innovativi legati alla Cmc (Comunicazione mediata da computer), agisca attraverso un vecchio principio cardine della comunicazione verbale: il passaparola.
Esso è sostenuto essenzialmente da due strumenti: i forum e la chat. Tutte le sere, dalle 18:00 alle 22:00 viene predisposto uno spazio di discussione tra militanti (www.chat.emilitants.org), mentre i forum sono continuamente attivi e scandiscono gli eventi e i comizi della campagna, in stretta correlazione con gli appuntamenti video in diretta o on demand.
È altresì significativo che le iniziative si basino sull’applicazione puntuale della Crm (Customer relationship management). Questa è una vera e propria disciplina che nasce dall’esigenza per le aziende di rispondere sempre più tempestivamente alle richieste dei clienti, sviluppando, contemporaneamente, servizi ogni giorno più personalizzati.
Ai fini di questo breve studio è interessante soffermarsi su uno degli obiettivi della Crm: la fidelizzazione della clientela. Collegato a questo intento ci sono una serie di iniziative che vengono attivate proprio per rafforzare il rapporto tra l’azienda e il cliente.
È esattamente quello che è stato fatto dallo staff della Royal per tutta la durata della campagna sul web.
Si è agito nell’ottica di evitare operazioni di registrazione eccessivamente complicate. Nel sito web si è creata una dimensione multisistemica, atta a fornire un elevato numero di strumenti per sviluppare l’interazione (forum, giudizi e commenti, news, sondaggi). Si è lavorato sulla condivisione dinamica delle informazioni e dei dati, si sono create le condizioni per lo sviluppo massimo dei cosiddetti strumenti “push” (gestione delle ricorrenze, mailing list, newsletter). Ci si è applicati sulla gestione degli eventi, con promozione continua e link dedicati alla campagna iscrizioni. Queste attività di fidelizzazione sono state affiancate da continui report statistici sul comportamento dei militanti on line.
In definitiva la comunicazione politica sulla rete della candidata socialista si è sì appropriata di modelli standard preesistenti, ma, nello stesso tempo, ha sviluppato un modo inedito di interazione con gli elettori e i militanti. Si è indubbiamente aperta una nuova strada che ridisegna le consapevolezze e le responsabilità tra militanti e candidati.