Anno XXI, n. 230
aprile 2025
 
La cultura, probabilmente
Sei celebri compositori del passato
rivivono con la loro musica immortale
tra le pagine di un saggio coinvolgente
Da Sonda, un libro introduce all’ascolto dei grandi musicisti
offrendo un’esperienza emozionante e altamente formativa
di Angela Patrono
«Bach, Mozart, Vivaldi: chi erano costoro?», potrebbe chiedersi, parafrasando Manzoni, un “profano” di musica classica, con un orecchio forse assuefatto a brani commerciali che lasciano ben poco spazio alla purezza del suono, all’ebbrezza autentica del comporre, alla personalità dell’artista. In altre parole, al genio: scintilla misteriosa e indefinibile che ha fedelmente accompagnato i grandi della musica, autori di opere ormai radicate nella memoria collettiva e destinate in eterno a interrogare, stupire, emozionare chi è disposto a mettersi in ascolto senza preconcetti. Come Rodolfo Venditti: classe 1925, una lunga esperienza da magistrato e una specializzazione in Diritto penale, ha coltivato in parallelo una passione per la musica classica che, negli anni, l’ha spinto a dare vita a uno straordinario progetto editoriale: la Piccola guida alla grande musica, giunta ormai al decimo volume. Capostipite di questa fortunata serie di saggi è il testo Piccola guida alla grande musica. Vol. 1: Bach, Beethoven, Händel, Haydn, Mozart, Vivaldi (Sonda, pp. 224, € 16,00), la cui prima edizione risale al lontano 1990.
Il lavoro di Venditti si distingue dalle altre pubblicazioni del genere per il suo taglio colto e divulgativo ma, al tempo stesso, semplice e familiare. L’opera è, infatti, concepita per trasmettere a un pubblico più ampio la bellezza della grande musica e la conoscenza dei più importanti musicisti di tutti i tempi, attraverso l’ascolto guidato di alcuni capolavori e la lettura di interessanti note biografiche, corredate da una vasta bibliografia per ogni compositore.

Ascoltare per conoscere
La particolarità del libro sta nella possibilità di effettuare un vero e proprio ascolto guidato. I capolavori musicali indicati dall’autore, riportati in un paragrafo scritto in corpo minore, intervallano la lettura della biografia senza minare in alcun modo la scorrevolezza del testo, bensì rendendo l’ascolto un’importante occasione per conoscere l’artista e il suo mondo trasposto in note. Ogni brano, infatti, è stato scelto secondo parametri di attinenza con i dati biografici del compositore, attraverso un’accurata selezione dei pezzi più indicati per un neofita della musica classica. L’opera di Venditti offre, quindi, un’esperienza entusiasmante, che richiede un ascolto attivo e partecipe e un cuore capace di emozionarsi e di “sentire” insieme ai musicisti. Al termine di ogni apparato biografico, una celebre opera viene analizzata nella sua totalità, regalando all’ascoltatore momenti di riflessione approfondita.
Quando opportuno, Venditti offre puntuali spiegazioni sulla terminologia musicale, insegnando al neofita a distinguere, ad esempio, una fuga da un concerto o un oratorio.

“Amici” dal passato
Venditti lamenta il disinteresse di fondo che l’Italia nutre nei confronti della musica classica, al contrario di altri paesi in cui l’arte di Beethoven «è ampiamente praticata e gustata». Scopo dell’autore, quindi, è «comunicare agli altri la gioia che proviene dalla grande musica e dall’“amicizia” con i grandi musicisti». Dalle pagine dal saggio traspare infatti un sincero entusiasmo per la musica classica, unito a una profonda competenza sull’argomento e a un’autentica familiarità con i compositori del passato.
Venditti pone particolare enfasi sul lato umano dei musicisti, indispensabile per capirne il vissuto e l’interiorità, spesso tormentata, che si rispecchia nelle note dei loro capolavori. Bach, Beethoven, Händel, Haydn, Mozart e Vivaldi non erano meri esecutori, “scimmiette” addestrate al servizio del potente di turno, ma erano profondamente uomini, con i loro pregi e i loro difetti, le loro gioie e i loro turbamenti, riversati come un fiume in piena nella loro arte. Venditti ce li presenta così com’erano, riservando a ognuno di essi una biografia coerente e appassionante, che ha il pregio di essere lontana dall’agiografia o dalla rappresentazione macchiettistica, perché basata su fonti storiche. Tra le altre cose, Venditti smonta l’immagine distorta di «tipo svanito e dal risolino quasi ebete» che di Mozart ha fornito il film Amadeus di Milos Forman, rivalutando così lo spessore umano del geniale compositore. Inoltre, la componente aneddotica delle biografie ci rivela qualche succoso retroscena dell’ideazione di famosi brani: come la curiosa Sinfonia dell’addio di Haydn, nata per mettere in musica la protesta degli orchestrali contro il principe ungherese; o le Variazioni Goldberg di Bach, concepite per aiutare un giovane clavicembalista che aveva ormai terminato il repertorio da proporre a un ambasciatore russo insonne.
L’autore scava, con discrezione, nella vita privata dei musicisti, sempre attingendo alle fonti biografiche e non lesinando, se è il caso, opinioni personali sugli usi e costumi del Sette-Ottocento. Gli interventi di Venditti donano al libro un’“anima”, distaccandolo dalle fredde esposizioni accademiche. Ci troviamo a condividere, ad esempio, la sua denuncia nei confronti della castrazione, praticata in giovanissima età per assicurare ai cantanti una voce limpida e acuta: «Era una pratica disumana che strumentalizzava e sacrificava la dimensione sessuale della persona per scopi utilitaristici di carriera teatrale e musicale».

Un’opera di pregio
La Piccola guida preserva un’assoluta originalità grazie al personalissimo stile dell’autore: divulgativo, dai toni amichevoli e coinvolgenti, mai pedante o didascalico. Un’attenzione particolare è riservata al risvolto spirituale dei brani. Il messaggio di pace e fratellanza insito in celebri opere, come la Nona sinfonia di Beethoven, ha esercitato un’influenza positiva sulla giovinezza dell’autore, affinando il suo sentire e trasformando l’ascolto dei brani in un’esperienza formativa. Indubbiamente la grande musica, scritta con maestria e passione, ha il potere di connetterci alla nostra interiorità e di arricchirla, proprio come ci insegna il bel libro di Venditti. Un piccolo gioiello che risplende di luce propria, indispensabile nelle librerie di tutti i cultori della musica classica e di chi solo adesso sta muovendo i primi passi in questo affascinante mondo.

Angela Patrono

(direfarescrivere, anno IX, n. 96, dicembre 2013)
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